ISTRUZIONE TEORICA AD USO DELLE TRUPPE DESTINATE ALLA REPRESSIONE DEL BRIGANTAGGIO NELLE PROVINCIE DI TERRA DI LAVORO Aquila, Molise, Benevento NAPOLI STABILIMENTO TIPOGRAFICO DEL COMMEND. GAETANO NOBILE Tipografo di S. M. il Re e di S. A. R. il Principe di Carignano Via Salata a' Ventaglieri,14. 1868 (scarica il formato ODT o PDF) |
Ad ottenere che la persecuzione del brigantaggio nelle province di Terra di Lavoro, Aquila, Molise e Benevento, oggi più che mai infestate dai malviventi, sia per parte della forza militare condotta con unita di sistema, e conseguentemente produca quei pronti e vantaggiosi effetti, che dall'azione esclusivamente militare possono richiedersi, il Ministero della Guerra ha creduto dover riunire nelle mani di un solo Uffìziale Generale il Comando di tutte le truppe, che trovansi distaccate nelle dette province per lo speciale servizio di Pubblica Sicurezza.
Mettendomi alla dipendenza del Comandante Generale della Divisione Militare di Napoli, incaricato dell'alta direzione delle cose di brigantaggio nelle provincie meridionali, il Ministero di Guerra si è compiaciuto affidare alle mie cure un tal Comando, che esso ha avvalorato delle più ampie facoltà militari, non potendo per ora dargli forza con gli eccezionali poteri, una volta dalla Legge Pica acconsentiti.
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Il mio ufficio qui in
queste provincie, l'ufficio delle mie truppe è un solo, ma di
grandissimo momento; quello di distruggere i briganti.
Capitanate le Comitive da banditi per lunga esperienza fatti alla vita del malandrinaggio, e versati nella conoscenza pratica del terreno, a schiacciarle si richiede indispensabilmente,
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che
le forze militari vivano ove esse vivono; cioè, nell'aperta campagna,
nei boschi e nei luoghi alpestri, non per mantenervisi in riposo, ma
per rintracciare a forza di attività la propizia occasione di
combattere vittoriosamente i briganti; contrapponendo l'astuzia
all’astuzia, la generalità di una incessante persecuzione alla
continuità delle mosse brigantesche, la celerità dell'inseguimento alla
celerità della fuga, le più accurate e continue ricerche al frequente
rintanarsi dei banditi.
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La natura
di siffatte operazioni, il terreno sul quale esse debbono essere
eseguite, la difficoltà degli effetti immediati, e l’assoluta necessità
in cui si è di non tener conto alcuno dei rigori della stagione, dei
tempi dirotti, delle distanze, e di tante altre cause di gravi disagi,
dicono abbastanza a quali durissime prove ed a quali disinganni non
sieno le truppe chiamate nella guerra del brigantaggio.
Non pertanto io spero rinvenire nelle forze militari, che da questo Comando Generale dipendono, una illimitata abnegazione nel sopportare gli stenti inseparabili del servizio speciale, che esse devono prestare, ed una incrollabile costanza nel perseverare nelle fatiche, le quali, il più delle volte sterili in apparenza, valgono nella loro somma a produrre nei fatti le migliori e più desiderabili conseguenze.
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L'Esercito
è tenuto a difendere il proprio paese non solo in battaglia contro il
nemico esterno, ma quando trattisi ancora di garentirlo contro i nemici
interni, contro quelli che attentano alla pubblica sicurezza. Ritengo
perciò voglia essere potente sprone all’ottimo spirito, che già anima
le truppe sotto i miei ordini, lo avere oggi esse innanzi uno scopo
così altamente umanitario, quanto quello di restituire a queste
popolazioni la pubblica sicurezza, cui anelano da tanto tempo, ed alla
quale hanno il più legittimo diritto.
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A
conseguire l'intento cui debbono tutti gli sforzi nostri mirare è
necessario, che ufficiali, sott'ufficiali e soldati non indietreggi no
a fronte di qualsiasi sacrifizio; è necessario che i comandanti di
truppa mettano in opera tutta la loro intelligente energia ed attività,
l'esperienza avendo dimostrato che, ove ebbe ad operare un uffiziale
energico e coscienziosamente attivo, le bande tutte si dispersero, o
furono distrutte.
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Sarà mia
principal cura quella di assicurarmi del modo in cui i vari
distaccamenti corrispondono al proprio mandato; indipendentemente dalle
speciali misure, che all'uopo io crederò dover adottare, assai bene mi
varrà di aiuto la voce pubblica, prima a rendere giustizia in siffatto
argomento.
Per lo passato e nelle altre province, ove io ebbi a dirigere le operazioni in persecuzione del malandrinaggio, quante volte non mi avvenne nel transitare or per questo, or per quell'altro paese, di sentir menar vanto dell'energia, dell'intelligenza, dell'operosità spiegata da un comandante di distaccamento come pure di sentir muovere lamenti intorno all’inefficacia del servizio di pubblica sicurezza, addebitata tutta alla poca solerzia, o alla indolenza del comandante la truppa. Ed il più sovente con giustizia apponevansi tali lusinghieri apprezzamenti* tali severe lamentanze, mentre a mio turno io dovetti constatare motivati i primi, giustificate le seconde.
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Perché
le truppe possano abbracciare il progresso dell'opera impresa contro il
brigantaggio, e perché alle fatiche, ai disagi possa essere compenso la
conoscenza dei' vantaggi ottenuti, mensilmente verrà da questo Generale
Comando emanato apposito ordine del giorno, onde segnalare il numero
dei briganti morti, catturati o costituitisi, ed il nome di quei
comandanti di forza e di quegli individui militari, che si fossero
particolarmente distinti nella persecuzione dei malfattori.
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Indipendentemente da questa lusinghiera distinzione, io mi
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riservo
di promuovere dal Governo quelle onorifiche ricompense, che potessero
essere meritate, sia per atti di valore personale, sia pel caso di
conseguenze di una certa entità, sia in seguito ad un contegno, che tra
quello delle altre truppe risulti più distinto per costante attività ed
energia, e che quindi sia ritenuto avere avuto una parte essenziale nei
vantaggi raggiunti da altri distaccamenti.
In base a questi miei intendimenti nelle proposte per militari ricompense i signori comandanti di truppa, ponendo mente alle difficoltà tutte della guerra del brigantaggio ed alla sua specialità, saranno assai meno severi nel proporre, di quanto dovrebbero esserlo in una guerra regolare, ove il coraggio ha molte occasioni di dimostrarsi con fatti splendidi; dal mio canto io mi farò ad appoggiare caldamente siffatte proposte.
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Inclinato,
come si vede, a far ricompensare chi si distingua per zelo e buona
volontà, io confido che niuno mi costringerà a spiegare mio malgrado
quella severità, che dovrei, contro chi si mostrasse inerte, e
negligente nell’adempimento dei propri doveri, o irrisoluto, offrendosi
la propizia circostanza di prestare utili servizi.
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La
guerra del brigantaggio non sì vince per sola forza di attività, di
energia e d'intelligenza da parte dei singoli comandanti di truppa; ma
soltanto se la vigoria e la buona condotta del servizio di pubblica
sicurezza sia ovunque avvalorata dall'unità di sistema. Onde per me il
dovere di diramare una istruzione particolareggiata, la quale faccia
conoscere:
1.° I principi generali cui intendo fin da oggi s'informi la persecuzione dei malviventi nelle province di Terra di Lavoro, Aquila, Molise e Benevento.
2.° Gli speciali comandi instituiti per tutto ciò che concerne la repressione del brigantaggio.
3.° La distinzione da farsi fra le varie truppe stanziate nelle province infestate dalla malvivenza.
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4.°
I principi che regolano la dislocazione delle truppe.5.° La natura del
servizio da prestarsi dalle truppe 5 il modo di regolarlo.
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Basterebbe una siffatta istruzione per dare all'azione delle forze militari un impulso uniforme, e quindi per impiantare ovunque quell'unità di sistema, tanto indispensabilmente richiesta; ma la specialità del servizio, che le truppe sono chiamate a prestare in persecuzione del malandrinaggio, costituendo per se stessa una serie di operazioni militari che non trovano riscontro nei nostri regolamenti, nemmeno nella istruzione sulle operazioni secondarie della guerra; ed addi mandando ancora, che le prescrizioni regolamentari in ordine a tenuta, munizione, vettovaglia e corrispondenza siano sostituite con altre adatte alla specialità del servizio stesso; ne consegue la necessità di allargare il campo di questa istruzione, e di farne una istruzione teorica, che valga ad esporre particolarmente i servizi vari di pubblica sicurezza, ed a determinare in massima il come essi debbano essere eseguiti.
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Per molti
comandanti di truppa, i quali altre volte guerreggiarono questa guerra,
non poche delle norme contenute nella presente istruzione teorica
torneranno di certo non nuove; anzi può darsi che di alcuna di queste
già sia in vigore l’osservanza. Ma siffatta possibilità non minora
l'importanza della nuova teoria, la quale è pur sempre indispensabile
per essi, come indispensabile per quegli uffiziali che, nuovi nella
persecuzione del malandrinaggio, non hanno ancora attribuito al
servizio di pubblica sicurezza un esatto giudizio.
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L'istruzione teorica non riassume ed ordina soltanto utili ammaestramenti perle operazioni secondarie del brigantaggio; essa contiene prescrizioni relative a circostanze, in cui la grave responsabilità dei comandanti di truppa potrebbe farsi causa di oscitanza, e quindi nuocere al successo di un operazione;
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essa
contiene ancora prescrizioni di massima relative alla tenuta, alla
munizione, alla vettovaglia ed alla corrispondenza; prescrizioni che
modificano l'osservanza delle prescrizioni regolamentari, e che perciò
non possono lasciarsi all'arbitrio dei comandanti di truppa.
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Perché gli uffiziali comandanti di distaccamento, perché i comandanti dei drappelli in servizio di pubblica sicurezza, perché i sotto-uffiziali e soldati, ognuno nella parte che gli va devoluta, si uniformino alle norme contenute nella istruzione teorica, è d'uopo che i signori uffiziali la leggano non una volta soltanto, ma che essi la studino, attribuendole la stessa importanza che va dovuta ai regolamenti di manovra.
I comandanti di distaccamento dovranno pretendere, pochi giorni dopo la diramazione della istruzione teorica, che gli uffìziali, i quali ne dipendono, ben la conoscano in tutti i suoi particolari.
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I comandanti di distaccamento, o i comandanti dei drappelli in servizio di pubblica sicurezza, che anche per ignoranza si discostassero dall'osservanza delle prescrizioni contenute nell'istruzione teorica, non saranno puniti per la non conoscenza delle medesime, ma per avervi trasgredito scientemente; mentre non saprei più ammettere, che si possa pretestare ignoranza, dopo essersi formalmente ordinato, che tutti si diano allo studio dell'istruzione teorica.
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Principi generali coi deve informarsi la persecuzione dei malviventi.
L'azione militare in persecuzione dei malviventi dovendo esercitarsi esclusivamente contro i briganti propriamente detti, ne consegue, che nel determinare i principi cui essa deve informarsi non si possa tener alcun conto dei latitanti per reati comuni, dei renitenti di leva, dei disertori; gente tutta che però, quanto gli stessi banditi, ha parte nella pubblica insicurezza.
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Nelle provincie di Terra di Lavoro, Aquila, Molise e Benevento, i briganti propriamente detti muovono oggi formati in comitive di non oltre i trenta banditi.
Egli è però alcun tempo che, ad incutere maggior terrore ed a ritrarre a mezzo di questo l'impune compimento delle loro grassazioni, sogliono sovente i briganti riunirsi in più comitive e formare una banda sola, la quale forte del suo numero percorre baldanzosa la campagna, minacciando perfino la sicurezza dei piccoli paesi, ed aggredendo i distaccamenti di forza minore, che essa incontra durante le sue escursioni.
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È sistema costante delle orde brigantesche, quando non molestate da una energica persecuzione, di mantenersi in prossimità dei paesi ai quali appartengono gli stessi banditi; così perdurando in frequenti rapporti coi propri congiunti, i briganti ne ricevono viveri, vestimenta, munizioni e (quello che loro più importa) notizie per garentirsi contro le sorprese della forza pubblica, ed informazioni per poter addivenire a vantaggiosi ricatti, o perpetrare atroci delitti.
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Quando invece per un maggior concentramento di forze nella regione infestata dai briganti, la persecuzione militare assume un andamento energico, allora le comitive, abbandonando le località prossime ai propri paesi, si trasportano nei luoghi alpestri per trovarvi sicurtà, ancorchè sieno questi nel raggio di azione delle truppe operanti; ed in ciò sono mosse le bande dal convincimento, che la forza pubblica non potrà così frequentemente portarsi a perlustrare le regioni montuose, queste per difetto di appositi ricoveri, e per la difficoltà delle vettovaglie non acconsentendo alla permanenza della truppa.
Ma se il fatto contrasta a queste previsioni, se i briganti si avvedono che il difetto di ricoveri, che le difficoltà dei viveri, che la natura del terreno non sono impedimenti
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per
l'azione costante e generale delle forze militari, delle quali una
parte perlustra indefessamente nelle montagne, mentre l'altra è intenta
a perlustrare nei piani; allora essi abbandonano quei monti per
trasferirsi in altri circondari, in altre province ancora, ove per la
minor energia del servizio di pubblica sicurezza sanno di non essere
molestati, ed ove loro è dato di eseguire impunemente nuove
grassazioni; salvo poi a ritornare in vicinanza dei propri paesi,
laddove vi si sperimenti sosta nella persecuzione.
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Ad ottenere che non valgano questi espedienti a dare sicurezza alle comitive, rendendo vana l'attività spiegata dalle truppe, è necessario di avere su tutta la vasta zona di terreno, ove scorazzano solitamente i briganti ed ove riparano quando perseguitati, numerosi distaccamenti di truppa; si richiede che questi, per la natura del loro collocamento e per la forza numerica di ciascuno di essi, abbiano modo di mantenere non interrottamente in compagna in servizio di pubblica sicurezza, tanti drappelli per quanti approssimativamente necessitano a non lasciare tratto alcuno di terreno esente dalla probabilità di una visita per parte della truppa.
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Quando il collocamento e la composizione dei distaccamenti sia informato a questo principio, innanzi tutto per i briganti cesseranno dal più esservi località e periodi di tempo di assoluta sicurtà; mentre al giorno di festa come nel dì feriale, sì nelle ore diurne che in quelle della notte, i drappelli in servizio di pubblica sicurezza senza interruzione di sorta frugheranno il terreno, tanto nelle valli come sulle creste dei monti più alti, tanto nei boschi e nelle macchie che nei luoghi in apparenza meno sospetti.
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In questo primo periodo delle operazioni militari il servizio di pubblica sicurezza vuolsi sia avvalorato da speciali misure di polizia,
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che
dieno mezzo ai comandanti di truppa di sapere delle mosse brigantesche,
della permanenza dei banditi in una determinata località, del loro
passaggio per un punto dato; e che abbiano possanza d'interrompere i
rapporti dei briganti coi manutengoli, onde impedire la trasmissione
delle notizie e la somministranza dei viveri.
Quale risultamento di un tal sistema, in minor tempo che non si speri, i briganti posti nell’impossibilità di rimanere più oltre in campagna formati in bande, saranno costretti di rinunziare alle aggressioni per mi rare esclusivamente alla propria salvezza, rintanandosi nelle grotte, o riparando in altri nascondigli, fuori ed anche entro gli stessi paesi.
Una volta il malandrinaggio abbia adottato questo speciale modo di essere, il collocamento delle truppe vorrà alquanto modificarsi, raddoppiandosi il numero dei distaccamenti, e scemandosi di metà la forza dei drappelli in servizio di pubblica sicurezza, onde così averne permanentemente fuori un numero doppio del consueto.
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In questa seconda fase del brigantaggio, al servizio di pubblica sicurezza dovrà, più che nella prima, darsi valore con ben intese misure di polizia; poiché a scoprire i briganti nei loro nascondigli proficue sono le operazioni militari, soltanto se fatte dietro indicazioni precise.
In questa seconda fase sarà mia cura di chiamare a concorrere nella persecuzione brigantesca le popolazioni delle campagne, cui avrà dato animo lo scioglimento delle bande ed il nascondersi dei briganti. A tal uopo verranno emanate da questo Comando Generale apposite disposizioni, delle quali già altrove fu sperimentata l'opportunità.
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Speciali Comandi istituiti per la repressione del brigantaggio e loro dipendenza.
Le regioni infestate dal brigantaggio vanno oggidì divise in Zone e Sotto-Zone militari, in Scompartimenti e Distaccamenti;
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di queste divisioni ciascuna avrà la propria delimitazione ed il proprio comandante.
I comandanti di distaccamento saranno direttamente alla dipendenza del comandante del proprio battaglione, che nel contempo è comandante di Scompartimento.
I comandanti di Scompartimento, per tutto ciò che concerne brigantaggio, dipenderanno direttamente dal comandante della Sotto-Zona, di cui fanno parte.
I comandanti di Sotto-Zona dovranno dipendere dal comandante della propria Zona.
I comandanti di Zona in ultimo dipenderanno immediatamente da questo Comando Generale.
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Distinzione da farsi fra le varie truppe stanziate nelle province infestate dal brigantaggio.
Le forze stanziate nelle province di Terra di Lavoro, Aquila, Molise e Benevento vanno distinte come appresso:
Truppe di presidio, non dipendenti da questo Generale Comando.
Truppe per la sicurezza degli stradali ed a guardia dei block-haus, a dipendenza di questo General Comando.
Truppe addette alla repressione del brigantaggio, dipendenti da questo Comando Generale.
Carabinieri Reali.
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Delle
prime il concorso nelle operazioni in persecuzione della malvivenza è
del tutto occasionale; esse non prendono parte ai servizi di pubblica
sicurezza che straordinariamente, ossia laddove in occasione di
movimenti generali io reputi insufficienti le forze poste sotto la mia
immediata dipendenza, e ciò avuto riguardo alla vasti tà del terreno.
Il concorso delle truppe di presidio potrà da me soltanto essere richiesto; non mai però direttamente, ma per mezzo del comandante Generale della Divisione Militare di Napoli.
Le seconde, non dovendo in massima distrarsi dallo speciale
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servizio
cui sono destinate, potranno non pertanto in modo indiretto concorrere
alla persecuzione dei malviventi, facendo sì che le perlustrazioni
degli stradali e dei terreni adiacenti, da esse giornalmente eseguite,
si colleghino col servizio ordinario di pubblica sicurezza disimpegnato
dalle altre forze militari.
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Delle terze l'azione a repressione del malandrinaggio è costante, poiché loro esclusivo mandato si è quello di rintracciare i banditi, d'inseguirli se fuggono, di combatterli e schiacciarli se oppongono resistenza. Locchè dice, come queste prescrizioni ad esse in special modo si riferiscano.
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Dell'arma dei Reali
Carabinieri è costante il concorso in tutte le operazioni del servizio
di pubblica sicurezza; sia per la parte diretta che essa ha,
intervenendo alle medesime; sia per le notizie che deve somministrare
ai comandanti di distaccamento intorno al malandrinaggio, sia per le
informazioni che deve dare ai comandanti di SottoZona e di Zona sullo
stesso argomento, e relativamente a quanto può riflettere il buon
andamento del servizio giornaliero delle forze militari. In genere
tanto più importante è il concorso dell'arma sopradetta, che le sue
relazioni col Comando Generale delle truppe per la repressione del
brigantaggio dovranno essere non d'occasione, ma costanti e volgere su
tutto ciò che può riflettere malviventi, servizio della truppa ecc.
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Principi che regolano la dislocazione delle forze.
La dislocazione che oggi vien data alle truppe, che dipendono da questo Comando Generale per la repressione del brigantaggio, è informata al principio di avere possibilmente un battaglione alla sede di un comando di Zona
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e tre
compagnie alla sede di un comando di Sotto-Zona; dalle quali forze
esclusivamente sarebbero dati i distaccamenti di guardia ai block-haus
e quelli per la sicurezza degli stradali; e di avere due compagnie alla
sede di un comando di battaglione o di Scompartimento; di tenere non
meno di una compagnia alla sede di un comando di distaccamento, se
questo rattrovasi in una zona solitamente infestata da bande numerose;
e di tenere infine distaccamenti di mezza compagnia là dove il
malandrinaggio è rappresentato da orde di non più di 5 o 6 malfattori.
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Natura del servizio da prestarsi dalle truppe; modo di regolarlo.
In base a quanto è detto precedentemente, il servizio delle truppe dipendenti da questo Comando Generale si divide in:
Servizio di sicurezza per gli stradali e di guardia ai block-haus; Servizio di repressione brigantesca.
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Servizio di sicurezza per gli stradali e di guardia ai block-haus.
Il servizio di sicurezza per gli stradali e di guardia ai block-haus dovrà dai distaccamenti, che attualmente vi si trovano, esser fatto con le stesse norme che oggi sono in vigore.
Ai distaccamenti che in appresso potessero essere stabiliti per la sicurezza delle comunicazioni, per guardia ai block-haus, o ad altri luoghi nell'aperta campagna, verranno date in tempo speciali istruzioni relative allo scopo.
Intanto, se per effetto del servizio stesso ad un distaccamento di tal sorta si offrisse propizia occasione di operare contro i briganti, esso allora sarà in dovere di stare all'osservanza delle prescrizioni, che si riferiscono a drappelli in servizio di pubblica sicurezza.
Nell'identico caso similmente si regolerà un distaccamento di cavalleria, salvo a fare alle norme,
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contenute in questa istruzione teorica, le modifiche dettate dalla specialità dell'arma.
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Servizio di repressione brigantesca.
Il servizio di repressione brigantesca, o di pubblica sicurezza comprende in sé tre specie di servizi.
Quello ordinario, o giornaliero, che va fatto per impulso immediato dei comandanti di distaccamento a norma delle presenti istruzioni; questo, mentre risulta generale, pure in se stesso emana dai singoli distaccamenti, operanti ciascuno per proprio conto a seconda dei criterì dei rispettivi comandanti.
Quello straordinario, del quale l'iniziativa spetta, secondo i casi, ai vari comandanti di truppa.
Quello speciale che vien fatto dalle colonne volanti all’uopo organizzate.
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Servizio ordinario di pubblica sicurezza.
Il servizio ordinano di pubblica sicurezza avrà una durata di 24 ore. In tale periodo di tempo le forze adibite al servizio stesso si manterranno in campagna, operando in base alle istruzioni ricevute dai propri comandanti di distaccamento; questi poi nel determinare a norma dello proprie vedute l’operazione da farsi, ne prescriveranno l'esecuzione in conformità dei precetti di massima.
Non è detto che per 24 ore continue debba la truppa, uscita in servizio di pubblica sicurezza, non far sosta alcuna ne' suoi movimenti; anzi è da raccomandarsi, che si alterni siffattamente la marcia ed il riposo da non stancare inutilmente il soldato, per non far sciupo delle sue forze, che voglionsi serbare per quando venisse il momento di usufruttarle vantaggiosamente.
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Similmente nell'interesse della salute del soldato viene raccomandato di mettere la truppa al coperto,
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allora
che durante il tempo del suo servizio piovesse dirottamente; di
ripararla di nottetempo entro capanne o fabbricati, facendo però
volgere questo soffermarsi della forza anche a vantaggio della
persecuzione brigantesca, con prendere tutte le disposizioni volute per
gli appiattamenti.
Si farà però di meno di tali riguardi laddove si sapesse, o si sospettasse della vicina permanenza di una comitiva, ovvero del probabile transito di essa nella località percorsa dalla truppa in servizio di pubblica sicurezza, od in una località da questa non molto discosta.
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Ciascun distaccamento destinerà giornalmente al servizio ordinario di pubblica sicurezza metà della propria forza.
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Perché, per il servizio di pubblica sicurezza, possa ciascun distaccamento essere valutato in corrispondenza della sua forza effettiva, e non scemato di numero per effetto degli individui chiamati ad altri servizi, gli attendenti ed i lavoratori dovranno, come tutti gli altri soldati, avere parte nel turno di servizio ordinario.
Nello stesso scopo saranno abolite tutte le guardie ai quartieri, mantenendovi però sempre a custodia uno o due piantoni, scelti fra i convalescenti, o fra quei soldati che per una qualche circostanza non sono atti a marciare.
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L'abolizione delle guardie ai quartieri richiede necessariamente, che sia in parte modificato il sistema delle punizioni; quindi debbono alle consegne sostituirsi straordinari turni di servizio di pubblica sicurezza, e quando l'intero distaccamento esca per operazioni di repressione brigantesca gli uomini alla prigione di rigore debbono associarsi al medesimo, salvo però il rientrare in prigione al loro ritorno in paese.
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S'intende che spetta agli uomini condannati alla prigione semplice di aver sempre parte nel turno di servizio ordinario.
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Se egli è già stato di sopra prescritto in massima, che in tutte le Zone e Sotto-Zone dipendenti da questo General Comando, ciascun distaccamento (comunque sia esso composto) debba mantener sempre in campagna per il servizio di pubblica sicurezza mela della propria forza; mi occorre qui prescrivere ancora, che detta metà operi tutta riunita in quelle Zone o Sotto-Zone, ove talvolta sogliono i briganti di più bande formare una sola comitiva, imponente per numero.
Nelle Zone e Sotto-Zone invece, ove il brigantaggio non è gravemente molesto, ed ove esso deve considerarsi come malandrinaggio tutto locale, esercitato da cinque o sei malfattori, la meta di ciascun distaccamento uscita in servizio di pubblica sicurezza si dividerà in due, o tre drappelli.
Un tale frazionamento della forza in servizio di pubblica sicurezza nell’occorrenza potrà farsi dai comandanti di distaccamento di propria iniziativa, sempre quando però essi vi sieno stati superiormente autorizzati; o potrà prescriversi in modo stabile dai comandanti di Zona o di Sotto-Zona, quando questi per le migliorate condizioni della sicurezza pubblica credano di poter scemare la forza numerica dei drappelli in servizio, per accrescere il numero di essi.
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I drappelli in servizio di pubblica sicurezza saranno in genere comandati da uuìziali; quando però un distaccamento non fosse al completo di uffiziali, ovvero quando di questi alcuno si trovasse infermo, od occasionalmente assente, allora potrà dei drappelli anzidetti affidarsi il comando a qualche soli" uffiziale, purché di sperimentata intelligenza ed energia.
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Similmente verrà fatto pel caso in cui la metà di un distaccamento uscito in servizio, anziché operare tutta unita,
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si frazionasse, formando così vari altri drappelli.
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I comandanti di distaccamento non saranno in dovere di prender parte al servizio di pubblica sicurezza, se non quando l" intero distaccamento vi sia chiamato; essi però, ogni qualvolta il credano, potranno mettersi alla testa di quella parte del loro distaccamento, che esce iu servizio ordinario.
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Le truppe destinate alla repressione dei malviventi devono essere esclusivamente addette al servizio di brigantaggio, fino a che non siensi ottenuti completi successi; per tal motivo dispongo, che la metà del distaccamento rimasta alla propria sede, pel tempo'in cui l'altra metà è fuori in servizio di pubblica sicurezza, serbi il più assoluto riposo. Tale prescrizione è intesa a rendere meno gravoso il servizio, che detta metà è chiamata ad iniziare non appena sia l'altra meta rientrata.
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Si approfitterà, per fare qualche istruzione teorica sul tiro, o qualche rivista di nettezza, o per assicurarsi dello stato delle armi, di quei due o più giorni di riposo, che saranno la conseguenza di una precedente operazione generale, o dei tempi dirotti, nei quali la truppa non saprebbesi fare uscire in servizio di pubblica sicurezza.
Compiuto che abbia il proprio servizio, la metà di ciascun distaccamento farà ritorno ai quartieri per dar luogo all'altra metà di uscire a sua volta.
Quando un comandante di forza, la quale a sua volta sia rimasta
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in
riposo, abbia precise notizie intorno ad una banda armata, che stanzi,
o che transiti non lungi dalla sede del distaccamento, dovrà egli tosto
assieme alla sua truppa uscire in straordinario servizio di pubblica
sicurezza.
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Un comandante di
drappello in servizio di pubblica sicurezza che sconti i i briganti, o
che sia informato della prossimità di essi, non terrà conto alcuno
delle 24 ore di durata assegnate al proprio servizio, ma invece
proseguirà oltre, non ritirandosi che dopo aver ottenuto un qualche
successo, o dopo aver deposta la speranza di poter raggiungere i
malviventi.
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Nei tempi veramente cattivi, nei quali le piogge o le nevi rendono la campagna pressochè impraticabile, si sospenderà momentaneamente il servizio ordinario di pubblica sicurezza, per riprenderlo immantinenti qualora si abbiano notizie importanti. Da ciò deducesi la necessità per parte di un comandante di distaccamento di tenersi al corrente di quanto potesse accadere d'importante nella zona di terreno posta nel suo raggio di azione; onde al primo apparire che faccia una banda in un punto qualunque del territorio affidato alla sua vigilanza, possa egli tosto mettere in movimento la sua truppa, senza tener conto alcuno delle condizioni atmosferiche.
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Non è delimitato il terreno che devono battere i singoli distaccamenti. La scelta dei punti da visitarsi giornalmente dipende dall'intelligenza, con cui ciascun comandante sa mettere a profitto la conoscenza dei luoghi, e le informazioni che egli può aver ottenuto, sia dalle autorità, sia dai particolari intorno alle più abituali mosse dei briganti; in massima egli senza ragione non si addentrerà in una zona di terreno che sia fuori del raggio della sua azione repressiva.
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Un comandante di frazione di truppa che prende ad inseguire una banda, non sarà trattenuto nelle sue mosse da limiti di Zone, di SottoZone e di distaccamenti; egli invece potrà oltrepassarli, allontanandosi per più giorni dal proprio terreno, libero di agire come meglio creda opportuno nell'interesse del servizio di pubblica sicurezza.
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I
drappelli in servizio ordinario di pubblica sicurezza, durante le 24
ore assegnate all’adempimento del servizio stesso, eseguiranno
perlustrazioni ed appiattamenti.
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Le perlustrazioni vogliono esser fatte principalmente di giorno, ed ancora nelle ore della notte, se questa rischiarata da luna; poiché per rovistare convenientemente il terreno, per sorprendere con successo i briganti, o per inseguirli una volta snidati dal loro covo, è mestieri poter distinguere con abbastanza chiarezza; locchè certamente non saprebbesi nelle tenebre della notte.
Perloppiù di giorno sono necessario le perlustrazioni, e queste debbono essenzialmente farsi in quei luoghi appartati, ed in quei terreni coperti, ove è a supporsi che si ricoverino i malfattori nelle ore diurne, le quali sono quelle che essi proscelgono per nascondersi e riposare.
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Gli
appiattamenti invece, per la ragione appunto che le comitive
brigantesche soglionsi trasferire da un luogo all'altro di nottetempo,
conviene sieno eseguiti nelle ore notturne e nei siti di transito,
scegliendo a preferenza quei che le bande più frequentemente percorrono.
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Le perlustrazioni e gli appiattamene non debbono farsi così
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uniformemente,
da permettere che dopo pochi giorni altri possa conoscere in qual epoca
la forza si porterà in un dato punto, se di giorno, o di notte.
All'opposto in siffatte operazioni si deve continuamente variare, per
modo che niuno possa giungere ad indovinare anticipatamente i
movimenti, che sarà per fare il distaccamento.
Così ad esempio talune volte, e secondo il permetteranno le circostanze, si ripeterà per due volte di seguito (od anche più se occorra) un identico movimento; tal'altra si eseguiranno per due volte consecutive gli stessi appiattamenti, o questi si faranno invece ad intervallo di più giorni; insomma si procurerà di mutare così sovente la scelta del luogo, del modo e dell'ora dell'operazione, che niuna regola possa cavarne chi fosse interessato a prevenirne gli effetti.
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Perlustrazioni
Le
perlustrazioni sono quelle operazioni militari, nelle quali per mezzo
della visita accurata dei luoghi (ove si conosce rattrovarsi una
comitiva brigantesca, ovvero dove per caso potrebbe una banda di
malfattori aver cercato temporaneo ricovero) le truppe vengono a
sorprendere i briganti fermi sul luogo, a combatterli ed a schiacciarli
se oppongono resistenza, ad inseguirli qualora essi si mettano in fuga.
Le perlustrazioni danno ancora mezzo alla truppa, che le va eseguendo,
di scoprire i banditi nell'atto che essi sono in cammino, d'inseguirli
per raggiungerli, o per farli raggiungere da altri drappelli in
servizio di pubblica sicurezza.
L'importanza del servizio di perlustrazione non consiste soltanto negli scontri e negli inseguimenti, ai quali esso mira direttamente, ed a cui una truppa può solo essere condotta da circostanze fortunate. Questa importanza invece si appoggia ancora ad un effetto non dubbio e di alto rilievo; cioè, alla impossibilità in cui son posti i malviventi di mantenersi formati
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in comitive nella zona di terreno, ove il servizio di perlustrazione vien eseguito con intelligenza ed attività.
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Perché le perlustrazioni dieno utili frutti, è necessario sopra ogni altra cosa eseguirle con tale intelligenza e buon volere, che nessuna contrarietà valga mai a scemare. È a considerarsi che dopo venti perlustrazioni fatte con tutta regolarità, e senza immediata conchiusione, può accadere che offertosi il destro di cogliere il frutto di tante fatiche, lo si perda per la menoma disattenzione, per la menoma trascuranza di quelle avvertenze, che non debbono mai un istante essere dimenticate dai drappelli in servizio.
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Non vuolsi che i comandanti di drappelli in perlustrazione si prefìggano, o si credano obbligati di percorrere grandi tratti di terreno; ma vuolsi che si limitino a quelle perlustrazioni che, senza stancare il soldato, danno il mezzo di visitare minutamente ed attentamente ogni più piccolo riparo offerto dalle accidentalità locali.
Occorre che al ritorno di una pattuglia, il comandante del drappello possa essere nella propria coscienza ben convinto, che per quanto fu il territorio perlustrato non potè celarvisi alcuna persona sospetta. Un tal convincimento egli otterrà, chiamando in ispecial guisa l'attenzione della truppa sui fabbricati isolati, sulle capanne, sulle grotte, sui sentieri o vie incassate, sulle macchie, boschi, valloni, burroni, e sulle località infine dissimulate dagli ondeggiamenti del terreno, come sopra luoghi, ove con maggior probabilità possono! briganti nascondersi, per sfuggire alle ricerche della forza persecutrice.
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Il comandante di un drappello in perlustrazione eviterà di battere gli stradali ed i sentieri frequentati, perché i movimenti delle truppe per la repressione del brigantaggio non sono passeggiate militari,
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ma operazioni le quali hanno per oggetto di scontrare i banditi, che di certo difficilmente si trovano seguendo le strade.
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I drappelli in perlustrazione dovranno marciare ognora nel massimo silenzio, specialmente nei boschi ove, mancando il soccorso dell'occhio, vuolsi tenere l'orecchio di continuo intento. Il frastuono, che risultasse dall'avanzarsi della truppa, non solo impedirebbe a questa di udire quei rumori che, quantunque appena percettibili. pur bastano a tradire la prossimità di una comitiva, ma varrebbe ad avvertire i briganti dell’avvicinarsi del pericolo. Ond'è che non solo si asterranno dall'alzar voci, ma dovranno i soldati procedere colla massima cautela nel penetrare nei frascati, affinché non avvenga che per imprudenza sia rivelata la loro presenza ai banditi.
Percorrendo luoghi scoperti, le truppe profitteranno di qualunque ondeggiamento del terreno, onde dissimulare quanto sia possibile la loro marcia; avendo però cura di tener sempre l'occhio vigile sulla campagna circostante, per trovarsi pronte a slanciarsi là dove il minimo indizio facesse supporre la presenza dei briganti.
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Di nottetempo sarà indispensabile di vietare che si fumi, e di esigere una più rigorosa osservanza delle sopradette prescrizioni, considerato che di notte può con facilità succedere che, senza avvedersene, soldati e briganti sieno separati da una breve distanza.
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Va
lasciato ai comandanti dei drappelli in perlustrazione di regolare
l'ordine di marcia del proprio drappello, come meglio consiglino le
circostanze del terreno; essi però, ponendo mente al consueto sistema
dei banditi di evitare possibilmente gli scontri, si asterranno dal
disporre fiancheggiatori e dal farsi precedere molto innanzi da
esploratori, cercando di supplire all'opera di questi nei luoghi
sospetti con altri espedienti.
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Per
la stessa ragione in massima gli esploratori si asterranno da qualsiasi
grido d'allarme, quando improvvisamente scorgessero comitive, dovendo
invece essi con la massima circospezione venire ad avvisare il
comandante della forza, onde non dar occasione ai briganti di mettersi
in fuga una volta avvedutisi dello approssimarsi della truppa.
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Quando il comandante di un drappello in perlustrazione durante il suo cammino creda dover riconoscere il terreno, sia lateralmente, sia innanzi a se, egli farà soffermare la propria truppa, e spiccherà nella direzione sospetta un qualche soldato intelligente, che con le volute cautele cerchi di scoprire se sienvi o pur no i briganti; questo e non altro è il fiancheggiamento, del quale di tanto in tanto possono valersi le truppe nei loro movimenti di perlustrazione.
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I
comandanti dei drappelli in perlustrazione faranno frequentemente
riposare i loro soldati, avendo cura di scegliere a tal uopo quei punti
che offrono loro il mezzo di sorvegliare, non visti, la più grande
estensione possibile di terreno. Nei riposi di lunga durata, come
quando la truppa si fermi per mangiare, si stabiliranno le sentinelle
necessarie perché nulla nella campagna passi inosservato. Alle medesime
sarà positivamente vietato di metter voci d'allarme, di far movimenti
che le potessero mettere in evidenza; se poi venisse loro fatto di
scorgere gente sospetta, o di avere indizio della presenza dei brigami,
esse dovranno avvertire il comandante del drappello mediante un segnale
convenuto.
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Incontrando altre
colonne di forza in servizio di pubblica sicurezza, il comandante di un
drappello in perlustrazione si avvicinerà a quelle, onde conferire coi
rispettivi capi, ad averne avvisi o notizie, ed anche se ne fosse il
caso per combinare con loro qualche movimento concertato.
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Quando
una banda trovisi ricoverata nella località perlustrata da un
drappello di truppa, e quando questo adempisca al proprio servizio
secondo le norme di sopra additate, accadrà certamente che esso
raggiunga il suo intento; sia snidando i banditi, ed addivenendo alla
loro conseguente persecuzione; sia sorprendendoli ed assaltandoli
inaspettatamente sul luogo, ove i medesimi si mantengono nascosti.
Nel primo caso trattasi per la truppa dello inseguimento dei briganti fuggiti dal loro covo; inseguimento che mira a raggiungerli ed a combatterli, od a farli scontrare da altri drappelli in perlustrazione. Nel secondo caso trattasi della sorpresa e dell'assalto della posizione occupata dalla comitiva brigantesca, con lo scopo di schiacciarla, o di farla prigioniera.
Di là desumesi la convenienza di sviluppare le norme, che osservar debbono i drappelli in perlustrazione, allorquando sia venuto per essi il momento di fare un inseguimento, o di eseguire una sorpresa.
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Inseguimento.
Un
drappello in perlustrazione, che discopra briganti isolati, o riuniti
in banda, dovrà tosto inseguirli senza posa finchè esso non li
raggiunga, o non ne perda ogni traccia.
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Le circostanze dei luoghi in cui si opera, poste in rapporto con la direzione presa dai fuggitivi e col loro numero, varranno a suggerire al comandante il drappello il modo, nel quale possa meglio eseguirsi l'inseguimento. Talune volte si addimostrerà confacente partito, quello di procedere con tutta la truppa celeramente innanzi sulle orme dei malfattori; talune altre volte ancora sarà più opportuno il dividere la forza, per spingerne una parte ad occupare in tempo alcune date posizioni, e per continuare coll'altra l'immediato inseguimento.
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Dei briganti è consuetudine antica quella di far fuoco durante
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l'inseguimento,
cui soggiaciono per parte della truppa, ancorchè sieno essi fuori tiro,
od a tale distanza che solo per un caso stranissimo potrebbesi ottenere
di colpire. Delle forze militare stato mal vezzo, troppo invalso
finora, quello di soffermarsi per rispondere a tali inoffensive
fucilate; così desistono i drappelli in perlustrazione
dall'inseguimento, per accettare un innocuo combattimento, il quale non
può avere altro risultato che di facilitare ai banditi la fuga, e di
dar loro motivo di baldanza.
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Ed
invero non si ottenne mai con siffatti fuochi di fucileria di
schiacciare una comitiva, o di costringerla alla resa; invece andarono
sempre perdute molte ore, delle quali la truppa avrebbe potuto trarre
miglior partito, guadagnando terreno sulle orde brigantesche, e
mettendosi quindi nel caso di raggiungerle. Oltre a ciò con tali
innocue fucilate fu data occasione ai banditi di vantarsi presso la
gente di campagna di aver contro la truppa sostenuto aspra battaglia,
uscendo dalla medesima illesi.
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Le scariche vogliono esser fatte solo quando fil comandante del drappello le giudichi proficue, ossia quando la truppa stia bene a tiro; ma allora per ottenere dal fuoco di fucileria quell'effetto che si è in diritto di ripetere, occorre che gli uomini sparino senza precipitanza, e dopo aver convenientemente mirato. Valgono meglio pochi colpi ben diretti, che una scarica generale fatta a caso; e perché non soglionsi ordinariamente serbare queste regole perciò l'inefficacia quasi costante degli scontri.
_______________
Il fuoco di
fucileria non deve però giammai ritardare la celerità
dell'inseguimento; questo và continuato finchè la comitiva non venga
raggiunta; onde, raggiunta che sia, annientarla con scariche a
bruciapelo, e con vigoroso attacco alla baionetta, se possibile.
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Senza
contrastare alla precedente regola, un drappello che insegue una banda
brigantesca, ancorchè se ne trovi a grande distanza, dovrà di tratto in
tratto far qualche scarica. Con simili spari fuori tiro non si mirerà
di certo a colpire i perseguitati malviventi, ma ad avvisare gli altri
drappelli, che possono essere nei luoghi adiacenti, della direzione
presa dai briganti e dal drappello inseguente; così varie forze in
servizio di pubblica sicurezza possono concorrere ad un medesimo scopo.
È quindi necessario che un drappello in perlustrazione, il quale a
mezzo delle scariche fatte da un altro drappello venga avvisato della
presenza di una banda, si metta tosto in movimento nell'accennata
direzione, sia per occupare quei punti i quali possono chiudere la
ritirata ai briganti, sia per associarsi anch'esso all'inseguimento.
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Sorpresa
Il
comandante di un drappello, che esce in servizio di pubblica sicurezza,
può aver ricevuto, già prima di mettersi in movimento, informazioni
intorno alla permanenza dei briganti (isolati, o riuniti in banda) in
un dato luogo; e può ancora aver raccolto questa notizia cammin
facendo, sia interrogando i contadini lungo il cammino che si percorre,
sia scorgendo egli stesso i banditi in lontananza. Nella prima come
nell'altra ipotesi, il detto comandante regolerà la sua marcia in modo
da giungere possibilmente inosservato a mille metri di distanza della
posizione, che gli conviene assaltare. Ad ottenere questo intento egli
seguirà preferibilmente quelle vie meno scoperte, le quali meglio gli
permettono di dissimulare le mosse della propria truppa.
Nel portarsi innanzi, il drappello osserverà strettamente le norme già prescritte in massima pel servizio di perlustrazione; e specialmente avendosi la certezza della prossimità dei briganti, manterrà nelle file il più assoluto silenzio, e marcerà con la maggiore circospezione, tanto per riuscire a sorprendere la comitiva, quanto per non darle occasione di tendere alla truppa un agguato.
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Il
comandante di una truppa, il quale trovisi in marcia per sorprendere un
luogo, ove si sa che sieno i briganti, una volta giunto a mille metri,
si soffermerà per dividere sollecitamente la sua t'orza in varie
colonne, le quali immantinenti saranno spinte da lui contro il luogo
indicato, in modo da giungervi contemporaneamente da varie parti.
Chiusa così ogni via di scampo ai malandrini, il comandante della truppa passerà risolutamente all'assalto di essi, usando però quelle avvertenze, le quali mentre non tolgono alcun che alla certezza del risultato, pur danno il vantaggio di ottenerli completi, senza che la forza militare abbia da sostenere gravi perdite.
_______________
Appiattamenti.
Gli appiattamenti sono agguati, tesi di piè fermo al riparo di un luogo coperto, contro i briganti che si trovano in marcia.
Gli appiattamenti offrono probabilità di riuscita se fatti con accortezza, se cioè si sappia scegliere felicemente il punto d'imboscata; se a questo si riesca condurre la truppa situandola nel modo più conveniente, senza che alcuno si avveda del movimento; se si vogliano usare tutte quelle cautele, che valgono a rendere proficuo un ben inteso e ben condotto agguato; se in ultimo dall'uffiziale comandante il drappello appiattato sia ben scelto il momento di dare il segnale dell’attacco.
_______________
La scelta del luogo,
ove deve eseguirsi un appiattamento, va soggetta alle notizie più o
meno precise, che può avere ricevuto il comandante del drappello in
servizio di pubblica sicurezza. Se è determinato in modo formale il
punto di transito della comitiva, necessariamente ne consegue che in
prossimità di quello, e non altrove, debba appiattarsi la truppa. Se
invece si conosce soltanto, che il transito avvenga per una contrada,
senza che ne sia precisato il vero punto, allora lo studio del terreno
dovrà additare al comandante la truppa,
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quale
sia il luogo veramente adatto per l'appiattamento, avendo sempre
presente che i terreni oscuri e montuosi, e che le strette formate da
ponti, da burroni, da avvallamenti ecc. in ispecial modo convengono per
tendere agguati.
_______________
Potendosi
scegliere l'ora di recarsi al luogo destinato per l'appiattamento, si
preferisca sempre la notte, le tenebre permettono ad una colonna di
giungere inosservata sino al luogo prescelto per l'imboscata, e di
mantenervisi celata all'insaputa dei contadini delle circonvicine
masserie, o dei pastori, legnaiuoli ecc.; gente da considerarsi tutta
come le sentinelle avanzate dei briganti.
_______________
Quando
poi non si possa far a meno di andar di giorno all'appiattamento,
allora nell’uscire è provvido consiglio seguire una via opposta a
quella che conduce al luogo dell’agguato, ingannando così la vigilanza
dei manutengoli, contro i quali è di assoluta necessità il mettersi in
guardia.
_______________
Gli appiattamenti possono
farsi in due modi: sia collocando la truppa in luoghi chiusi, come
sarebbe nelle masserie o altri fabbricati; sia mantenendola in aperta
campagna.
_______________
Appiattamenti in luoghi chiusi.
Una
truppa che deve stabilirsi in agguato entro una masseria, od altro
locale cinto di mura, potrà assai facilmente dissimulare la sua
presenza. Essa però se ha più modo, che in aperta campagna, di non
farsi scorgere da una comitiva che si approssima, trovasi più esposta a
vedersi denunziata dai cafoni, che vi tengono dimora, o che abitano in
vicinanza. Questa circostanza richiede che il comandante di un
drappello destinato ad appiattarsi entro una masseria,
— 32 —
o
in altro edificio di campagna, la sorprenda (se trattasi di occupazione
fatta di notte) circondandola da ogni lato, in guisa che non vi sia
persona che possa sfuggire alla truppa. Se trattasi invece di
occupazione fatta di giorno si richiede, che il detto comandante
arresti, e seco conduca alla masseria tutta la gente che in un raggio
di mille metri si trova sparsa nelle adiacenze della stessa. Si
regolerà similmente verso quelle persone, che transitando in prossimità
dell'appianamento, fossero nel caso di potersi avvedere della presenza
della truppa.
Di giorno come di notte tutta siffatta gente si terrà chiusa e ben custodita, sospendendosi senza riguardo i lavori campestri durante il tempo della permanenza della truppa.
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Il
comandante della forza disporrà con sollecitudine i suoi uomini
nell'interno della masseria, o altro luogo cinto di mura, in modo che
non siano visti, ma che possano essi ad un dato segnale uscire
improvvisamente per aggredire i briganti alla baionetta; o in guisa
che, se il luogo il permette, essi abbiano l'opportunità di fare una
scarica generale a bruciapelo.
Lo stesso comandante prescriverà che i lumi siano spenti; che regni il massimo ordine e silenzio; che la metà sola della truppa riposi, onde tener l'altra metà sempre disponibile.
_______________
Il collocamento delle
vedette, negli appiattameli fatti in luoghi chiusi, riesce assai facile
di giorno e nelle notti rischiarate da luna; poiché basta collocare sul
tetto della casa, od a qualche finestra, pochi uomini scelti e di buona
vista, spiegando con chiarezza che il loro servizio consister deve nel
non lasciarsi scorgere dai banditi; nel cercare invece di avvedersi in
tempo opportuno del loro approssimarsi al luogo dell'agguato, per
avvisarne il comandante la truppa; nel trasmettere questo avviso senza
spari e voci di allarme,
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ma
sommessamente ed in tal ma maniera che, inteso dalla forza, esso non si
faccia a palesarne la presenza alla sopravveniente comitiva.
_______________
Il
giorno la tenuta degli uomini, chiamati al servizio di vedette, verrà
durante il servizio stesso modificata, con far loro usare
temporaneamente i cappelli e mantelli di quei cafoni, che trovansi
trattenuti nell'interno della masseria.
_______________
Il
collocamento delle vedette negli agguati sopra riferiti riesce più
difficile di notte. Nelle tenebre non è possibile trarre partito delle
sentinelle collocate sui tetti ed alle finestre di un fabbricato,
occorrendo anzichè della vista valersi dell’udito; epperò unico mezzo
confacente a fare informata la forza dello avvicinarsi di una comitiva,
si è quello di stabilire in opposte direzioni ed a brevissima distanza
(non più di 5 a 10 passi dal locale occupato) poche sentinelle doppie,
le quali nascoste alla meglio si tengano distese al suolo e con l'arma
a terra, per trasportarsi poi ad avvisare il drappello appiattato, ogni
qualvolta l'udito, ed anche la vista loro faccia credere, che gente si
avvicini al luogo d'imboscata.
_______________
Appiattamenti in aperta campagna.
Un
drappello chiamato ad appiattarsi in un dato luogo nell’aperta
campagna, per dissimulare la sua permanenza nel posto dell'agguato,
deve approfittare delle circostanze locali, e disporvisi siffattamente,
che la truppa non si possa scorgere che a brevissima distanza. I
soldati saranno mantenuti distesi a terra, colle armi giù, e qualunque
cosa possano essi ravvisare è loro assolutamente proibito di rizzarsi
in piedi; producendo un tale movimento delle ondulazioni, che non
sfuggono alla vista anche a grande distanza.
Il silenzio più profondo deve regnare nel luogo dell’agguato,
— 34 —
e la forza mantenersi disposta in ordine per trovarsi pronta ad agire, anche in un momento inaspettato.
_______________
I
contadini, pastori ed altre persone, che si trovino in prossimità del
luogo di appiattamento, o che transitino in vicinanza dello stesso,
saranno trattenuti presso la truppa, né facoltati ad andare per i fatti
loro, che soltanto ad operazione compiuta.
_______________
Il
collocamento delle vedette negli appiattamenti fatti in aperta campagna
vien regolato diversamente, secondo che la truppa stia di giorno in
agguato, o di notte.
_______________
Di giorno, o
durante le notti rischiarate da luna, le vedette verranno poste in
punti da cui loro riesca di scorgere a grande distanza, ai quali non
sieno troppo lontani i luoghi d'agguato, e donde le sentinelle abbiano
facilità di portarsi al posto senza che i briganti se ne possano
avvedere. Come sempre questo servizio sarà affidato agli uomini più
svelti ed intelligenti del drappello; ai medesimi sarà spiegato ben
chiaramente, che dell'approssimarsi dei briganti dovranno essi dare in
tempo conveniente avviso al proprio comandante, senza mandar fuori voci
d'allarme, ma solo mediante segnali di convenzione, ovvero
trasferendosi al luogo di appiattamento con quelle cautele, che valgano
a non tradire la presenza della truppa.
_______________
Di
giorno negli appiattamenti in aperta campagna, in ordine alla tenuta ed
al modo di stare delle vedette si osserveranno le stesse norme state
assegnate all’articolo concernente gli appiattamenti in luoghi chiusi.
_______________
Di notte, negli appiattamenti di tal sorta, non si distaccheranno sentinelle a più di 10 passi;
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queste
però saranno in ciascun posto doppie e collocate in opposte direzioni,
ed in modo che da qualunque parte vengano i briganti, esse possano
coll’udito avvedersi del loro approssimarsi.
_______________
Se
di giorno pel servizio di vedetta si richieggono uomini svelti ed
intelligenti, di notte è ancora necessaria gente di carattere risoluto;
dappoichè mettendosi in sentinella soldati di non sperimentata
risolutezza e poco svelti, è facile incorrere nell'inconveniente dei
frequenti falsi allarmi; ovvero nell'altro maggiore di non essere
avvisati a tempo del sopraggiungere di una comitiva; ed in ultimo in
quello di vedere i briganti allontanarsi dal luogo di appiattamelo, in
prossimità del quale essi erano per transitare, e pel quale sarebbero
nel fatto transitati, laddove l'inosservanza delle cautele prescritte
non avesse denunziato la vicina permanenza della truppa.
_______________
Di
notte le sentinelle si manterranno nascoste alla meglio dietro un
ostacolo qualunque; avuto però segno dell’approssimarsi di una
comitiva, quelle vedette che possono muovere senza esser viste, carponi
raggiungeranno la forza; e quelle, che non possono ritirarsi in tempo
senza esser viste, rimarranno invece appiattate.
_______________
Tanto
negli appiattamenti in luoghi chiusi, quanto negli altri in aperta
campagna, il comandante di un drappello cercherà anzitutto di farsi un'
idea precisa del luogo nel quale trovasi disposto l'agguato; così egli
potrà senza oscitanza regolare le sue mosse al momento del passaggio
dei briganti. Il comandante di una truppa in appiattamento, nello
studiare attentamente la posizione che occupa, dovrà tener calcolo
delle due eventualità che possono verificarsi; di quella cioè, che una
comitiva transiti a tiro ed abbastanza vicino, perché la truppa possa
esserle sopra alla baionetta; e di quella che essa passi fuori tiro ed
in lontananza tale da non poter eseguire l'attacco,
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e di dover limitare l'azione della truppa ad un semplice inseguimento.
_______________
Nel
primo caso il comandante del drappello darà preventivo avviso ai suoi
soldati, che al segnale datone da lui deve farsi una scarica generale
con la maggior calma per avere la più grande precisione, e poscia
profittandosi della sorpresa e della confusione gittata nelle file dei
briganti, caricarli vigorosamente; ovvero che deve assaltarsi
immediatamente la comitiva alla baionetta, scaricando le armi contro
quei malfattori, che per mezzo di precipitosa fuga stessero per
mettersi in salvo.
Per siffatti possibili scontri, il comandante del drappello ricorderà le avvertenze che si contengono all'articolo Scontri di questa istruzione.
_______________
Nel secondo caso il comandante del drappello farà ancora preventivamente intesa la sua truppa, come importi che essa intraprenda l'inseguimento con la massima sollecitudine; un ritardo, anche di lieve momento, potendo farsi causa di salvezza pei banditi.
_______________
Scontri.
Le
perlustrazioni, tanto per inseguimenti, quanto per sorprese, conducono
sovente un drappello in servizio di pubblica sicurezza allo scopo
diretto cui esso mira, cioè ad essere posto nel caso di combattere una
comitiva.
Ammessa questa favorevole eventualità, cioè, che una truppa trovisi finalmente a fronte di una banda brigantesca ed a distanza bastevole per aggredirla, vogliono le disposizioni d'attacco esser date senza ritardo; ritenendosi che una volta a petto di vili ladroni non deve più esservi tattica o strategia che valga, ma prevaler debba soltanto la risolutezza e la violenza dell'assalto.
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Molte
volte la fortuna offrì alle forze militari in perlustrazione occasioni
tali, da ritenersi come non dubbia la distruzione della comitiva
scontrata; eppure gli effetti non furono mai completi ed in
corrispondenza di quanto potevasi pretendere, perché gli uffiziali
comandanti quando dovevano prontamente agire sciuparono tempo a tener
consiglio; perché i soldati non vennero all’assalto della banda
brigantesca come ne era dato l'ordine, ma si fecero a combatterla di
propria iniziativa; perché la truppa nell'eseguire le scariche punto
non si curò della mira; perché in ultimo la forza si gittò sul bottino
anziché combattere, od inseguire il nemico.
_______________
Si
faccia intesi i soldati che spesso viveri, munizioni, panni laceri ed
altra roba di poco momento è abbandonata a bella posta dai banditi, i
quali prevedono che l'ingordigia del bottino loro darà modo di scampare
dalla morte, perché mentre la truppa è intesa a disputarsi oggetti di
poco valore essi possono facilmente darsi alla fuga, e quindi
assicurare la propria salvezza.
A sradicare dall'animo dei soldati la naturale tendenza al bottino (sì pregiudizievole nell’atto dello scontro) sarà utile avvertirli, che il bottino dovrà sempre essere tutto consegnato al Comando della Zona, o della Sotto-Zona, perché possa di poi il Comando Generale della Divisione Militare di Napoli pronunciare, se debba esso ripartirsi ed in quale misura, tenendo calcolo in tale decisione dell'importanza dei vantaggi ottenuti dalla truppa.
_______________
La responsabilità
delle buone occasioni, perdute in tutto o in parte, quando si addebiti
alle anzidette cause, deve tutta gravare sui comandanti dei drappelli
in perlustrazione; questi conseguentemente, quando trattisi di
attaccare una banda, sono in dovere di prendere sollecite disposizioni
e di farle eseguire con risolutezza e precisione.
Si tenga bene a mente, che non ammetterò giammai mi si possa rapportare di assalti, di conflitti di più ore,
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di grandi battaglie, senz'altra conseguenza che supposti feriti.
Nei combattimenti che la truppa sostiene coi briganti, non intendo che per un malinteso sentimento eli unirmi Ih si facciano prigionieri. Una tale commiserazione non varrebbe che ad esporre maggiormente la vita di bravi soldati per risparmiar quella di barbari assassini; dippiù essa renderebbe più difficile il compito, perché lo arrestare un malfattore è opera più arrischiata, più lunga e malagevole che quella di freddarlo con un colpo di baionetta, o con una fucilata.
Mi conferma in questa determinazione il fatto, che verso le popolazioni e verso i malviventi un conflitto riveste maggiori o minori caratteri d'importanza, in corrispondenza del numero dei briganti caduti estinti, e non del numero dei fatti prigionieri.
_______________
I cadaveri dei briganti caduti in uno scontro saranno sempre trasportati nei paesi, ad oggetto di convincere maggiormente le popolazioni, incredule sempre quando trattasi di vantaggi ottenuti dalla truppa. Soltanto con queste prove evidenti io crederò alla buona riuscita di un'operazione.
_______________
Scontri con forze brigantesche preponderanti.
Sono
sei in genere i casi in cui un drappello in servizio di pubblica
sicurezza, per l'improvvisa riunione di più comitive possa trovarsi a
fronte di forze brigantesche preponderanti:
1.° Quando stando un drappello appiattato cadano i briganti inavvedutamente nell'agguato.
2.° Nell'atto che perlustrando il terreno sia la truppa intesa a sorprendere una comitiva.
3.° Quando stando in agguato il drappello sia scoperto dai banditi, e quindi attaccato nel luogo stesso dell'appiattamento.
4.° Quando sia la truppa attaccata dai briganti nel mentre è intesa al servizio di perlustrazione.
5.° Nel mettersi all'inseguimento di mia, o più bande riunite.
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6.° Quando stando in perlustrazione cada il drappello in un agguato brigantesco.
_______________
1.° Caso — Un drappello, che sia collocato in appiattamento, non dovrà mai tener conto del numero anche quadruplo dei banditi, quando una comitiva transiti inavvedutamente nel suo raggio d'azione. Oltrecchè in massima la preponderanza morale, che esercita il prestigio della militare divisa su vigliacchi ladroni, basta in se stessa a controbilanciare la sproporzione del numero; in tale circostanza bisogna far calcolo sul vantaggio dell’iniziativa e della sorpresa, che assicura a soldati risoluti e disciplinati una completa vittoria, anche contro forze opposte assai superiori per numero.
_______________
2.°
Caso — Un drappello in perlustrazione, che sia inteso a sorprendere una
comitiva, trovasi quasi nell’identica posizione di quello che la
sorprende stando appiattato; epperò esso, abbenchè si avveda in tempo
di avere a fronte una banda superiore per numero, pure (come nel caso
precedente e per le medesime ragioni) dovrà aggredirla con risolutezza,
e come se la preponderanza numerica fosse dal lato della truppa.
_______________
3.°
Caso — II comandante di un drappello, il quale stando in appiattamento,
anziché riuscire a sorprendere i briganti, fosse attaccato nella sua
posizione da una comitiva superiore per numero, dovrà trarre profitto
delle circostanze locali per disporsi ad energica difesa. In tale
occorrenza egli riterrà, che siccome gli ostacoli cui esso si appoggia
gli valgono di trinceramento, così non ostante la inferiorità numerica
del suo drappello, la truppa ai suoi ordini vien posta nel caso di
poter efficacemente resistere all'attacco delle varie bande riunite.
Il detto comandante di drappello non piegherà giammai ad una celerò ritirata ed ancor meno ad una resa; sì l'una come l'altra, oltrecchè vergognose e funeste nei loro effetti, non possono essere mai richieste dalle necessita della situazione.
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Ed
invero la sicurezza, che già vien data alla truppa per effetto dello
stesso suo collocamento, va ancora rafforzata dalla probabilità, dirò
meglio, dalla certezza di vedere quanto prima sopraggiungere in proprio
aiuto uno dei tanti drappelli in servizio di pubblica sicurezza;
certezza che mentre dà animo ai soldati, consiglia ai briganti di
desistere ben presto dalla loro aggressione.
Affinché la truppa non rimanga sprovvista di munizioni, il comandante del drappello ordinerà che si spari solo quando, la breve distanza che separa dai banditi, assicuri il micidiale effetto delle scariche. Di notte soltanto e con le debite cautele potrà il drappello abbandonare la posizione e ritirarsi.
_______________
4.° Caso —
II comandante di un drappello, il quale stando in perlustrazione fosse
attaccato da una o più comitive brigantesche superiori per numero, non
si lascerà scoraggiare dalla superiorità numerica; ed invece cercherà
di sconcertare i banditi, facendosi di aggredito aggressore. Se mai
però la sproporzione di numero fosse tale da non acconsentire
all'adozione di un siffatto sistema, sarà allora necessario che il
drappello si porti senza scomporsi ad occupare una posizione
vantaggiosa, ordinando vi si a difesa.
_______________
5.°
Caso — Un drappello, che nell'atto d'inseguire una comitiva vegga la
rilevante superiorità della stessa, non desisterà per tal ragione dal
perseguitarla; siccome però questo inseguimento non deve condurre ad un
attacco, che solo quando vi concorrano altre forze militari in
perlustrazione, così il comandante la truppa manterrà il suo drappello
sempre ordinato e fuori tiro, pronto a prendere una vantaggiosa
posizione di difesa, laddove la comitiva volesse fare un ritorno
offensivo.
_______________
L'esperienza ha dimostrato essere appunto sistema dei briganti, riuniti in più bande di simulare una ritirata
— 41 —
precipitosa,
quando sono a fronte di drappelli di forza minore; con ciò mirano ad
invogliare la truppa all'attacco in luoghi, ove il vantaggio della
posizione e la superiorità del numero debbono assicurare alla comitiva
una non dubbia prevalenza.
L'inseguimento fatto secondo le norme di sopra accennate previene i funesti effetti, cui andrebbe incontro il drappello che si spingesse troppo fiduciosamente innanzi; nello stesso tempo un tal genere d'inseguimento da mezzo di trar profitto della scoperta dei banditi; poiché non appena mediante le scariche fatte di tratto in tratto, qualche drappello compagno sia stato posto nel caso di prender parte all'attacco, la truppa inseguente porrà termine al contegno di osservazione per aggredire i briganti da un lato, mentre essi lo sono da altra parte per opera delle forze sopraggiunte.
_______________
6.° Caso —Il
comandante di un drappello, che nell'eseguire una perlustrazione
cadesse in un agguato teso dai briganti, non dovrà lasciare che la
truppa si scompigli nel ricevere la scarica, e meno ancora che vada
disordinatamente in volta; egli invece, senza preoccuparsi del numero,
cui possono ascendere i banditi, dovrà risolutamente portare il suo
drappello all'assalto della posizione. Questo inatteso contegno, tanto
più basterà a sbaragliare la comitiva (sia essa quanto si voglia
numerosa) in quanto che la maggior parte dei ladroni sarà rimasta con
le armi scariche, perché soliti a far fuoco tutti in una volta.
Qualora poi la posizione occupata dai briganti in appiattamento fosse inaccessibile, allora il comandante del drappello alla corsa porterà i suoi uomini fuori tiro, onde secondo i casi raggrupparli e disporli alla difesa, o portarli per altra via all'attacco.
_______________
I
fatti luttuosi, che per Io passato si verificarono nella guerra del
brigantaggio, sono da addebitarsi alla circostanza, che sovente i
piccoli distaccamenti sorpresi da numerose comitive non seppero
mantenersi raggruppati;
— 42 —
onde
furono sopraffatti dalla forza maggiore, che si fece ardimentosa,
quando avrebbe mancato di coraggio a fronte di un nucleo di uomini
risoluti e ben diretti.
_______________
Servizio straordinario di pubblica sicurezza.
Nel
servizio straordinario di pubblica sicurezza vanno comprese tutte
quelle operazioni militari occasionalmente richieste, e che sono
eseguite sia da semplici drappelli, sia da interi distaccamenti; ovvero
col concorso delle truppe, che appartengono ad una Zona o Sotto-Zona;
od in ultimo coll'intervento delle forze tutte dipendenti dal Comando
Generale, incaricato della repressione del brigantaggio nelle province
di Terra di Lavoro, Aquila, Molise e Benevento. Fanno parte del
servizio straordinario:
1°. Le scorte e la traduzione dei prigionieri.
2°. Le perlustrazioni, le sorprese, e gli appiattamenti, quando però sieno la conseguenza di una notizia precisa avutasi sul momento, intorno allo aggirarsi od al permanere temporaneo di una comitiva in un determinato luogo.
3°. I blocchi dei paesi fatti col concorso di più distaccamenti.
4°. I movimenti generali.
_______________
Scorta e traduzione di prigionieri.
I
comandanti di distaccamento saranno molto parchi nel concedere scorte,
giacché nelle province infestate da' malviventi, se si volesse aderire
a ciascuna domanda di scorta, converrebbe far di meno del servizio
ordinario di pubblica sicurezza. Lascio al criterio dei comandanti
stessi il decidere, quali sieno quelle richieste di scorta che debbono
sul momento essere prese in considerazione; quali quelle di cui può
ritardarsi la concessione; quali quelle infine di cui non sia da
tenersi alcun conto.
— 43 —
_______________
Il servizio di scorta, nel giorno che vien prestato, va sostituito al servizio ordinario.
_______________
Il
comandante di un drappello, incaricato del servizio di scorta, prenderà
tutte quelle disposizioni, che valgono ad assicurare la marcia delle
persone scortate; quando però lungo il cammino esso scorgesse a breve
distanza banditi isolati, o riuniti in banda, egli sarà in dovere di
attaccarli, e di inseguirli se fuggono, attenendosi alle norme date
precedentemente, e senza punto più curarsi delle persone scortate.
Queste, secondo che meglio loro convenga, o potranno seguire il
drappello nei suoi movimenti, o ritornare per proprio conto sui loro
passi, o proseguire oltre per alla volta del luogo ove erano dirette.
_______________
Il
comandante di un drappello, che sia di scorta ad uno o più convogli di
armi, di munizioni o di danaro, non si discosterà giammai dai medesimi,
ancorché vegga i briganti, o sia informato della loro prossimità. Una
volta iniziato un tal accompagnamento, vuolsi che la sicurezza delle
armi, delle munizioni e dei danari sia l'unico movente delle
disposizioni del comandante il drappello di scorta.
_______________
Quando
si avrà sentore della prossimità dei briganti, i comandanti di
distaccamento non concederanno scorte, dovendo tutta la forza essere
impiegata da essi nella persecuzione.
_______________
Quando
per un comandante di distaccamento sarà il caso di tradurre briganti
prigionieri da un luogo all’altro, li farà scortare dal drappello, cui
per turno sarebbe spettato di uscire in servizio ordinario di pubblica
sicurezza;
— 44 —
in quel giorno perciò si sospenderà il servizio ordinario, intendendosi sostituito da quello di scorta. Se poi si avesse sentore della prossimità di qualche comitiva, allora la traduzione verrà rimandata ad un altro giorno.
_______________
Per la traduzione
dei briganti prigionieri viene raccomandato ai comandanti dei drappelli
di scorta di usare tutte le possibili accortezze, tutti i mezzi onde
renderne impossibile la fuga. La vigilanza sia costante; si marci o si
riposi, sempre si abbia l'occhio addosso ai prigionieri, come sopra
gente che sa trarre di ogni cosa partito a mettersi in salvo.
_______________
Perdere
un prigioniero dalla truppa che lo scorta, vuol dire perdere per una
riprovevole noncuranza il frutto di molti stenti e fatiche; oltre a ciò
una tal fuga varrebbe d'incitamento al giusto malcontento delle
popolazioni, che in questo fatto vedrebbero accresciuti i malfattori
col ritorno de’ prigionieri; e a questi la morte scampata sarebbe
di sprone a più crudeli delitti.
_______________
La
responsabilità tutta della traduzione di uno, o più briganti
prigionieri, pesa essenzialmente sull'uffiziale comandante il drappello
di scorta, cui tocca di tradurre con le debite cautele al posto
assegnato i detenuti, che egli ebbe in consegna.
_______________
Il
comandante di un drappello di scoria, per la traduzione di uno o più
briganti prigionieri, il quale lungo il suo cammino fosse aggredito da
una comitiva, dovrà senz'altro passare per le armi i banditi, per
mettersi così al sicuro contro un tentativo di tuga, e per avere
libertà di azione nel respingere l'attacco.
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— 45 —
Perlustrazioni, sorprese
ed appiattimenti straordinari.
Quando
si abbia notizie positive, circa lo aggirarsi o il permanere di una
banda brigantesca, in prossimità del luogo ove stanzia un
distaccamento, il comandante, sia oppur no giorno di riposo, e senza
punto tener conto del turno, farà sul momento uscire in servizio
straordinario di pubblica sicurezza tutta la forza disponibile per
eseguire quelle operazioni, che dalle informazioni ricevutesi sieno
ritenute più in corrispondenza del caso.
_______________
In
questi straordinari servizi si osserveranno le norme di sopra
prescritte, secondo che trattisi di perlustrazione, di sorpresa o di
appiattamene; mettendo però ogni cura ad impedire, che i briganti sieno
dalle spie avvisati del muovere della truppa.
_______________
La
segretezza va considerata come il principal requisito di siffatti
servizi straordinari; ed invero per poca riservatezza nel disporre un
movimento, i banditi, informati in tempo dell'approssimarsi della
truppa, si allontanano prima che questa gìunga sul luogo di loro
permanenza; locchè colpisce di inefficacia l'operazione, per quanto
esatti fossero state gl'informi.
_______________
Blocchi.
Il
blocco di un paese è quell'operazione, che ha per oggetto d'impedire,
durante tutto il tempo di un servizio di pubblica sicurezza, che dal
l'interno dello stesso possano le spie avere comunicazione coi
briganti;
— 46 —
ed è quella
operazione ancora pel cui mezzo, facendosi visite domiciliane
nell'interno di un paese per rinvenirvi i briganti nascosti, si chiude
a questi ogni via di scampo, qualora tentassero di mettersi in salvo
fuori dell'abitato.
_______________
Il blocco di un
paese può operarsi in due modi diversi, secondocchè sia chiamata ad
eseguirlo la truppa stessa che vi stanzia, od altra truppa provvedente
da altro luogo.
_______________
Nel primo caso il
comandante la forza (possibilmente prima dell'alba, od in qualsivoglia
altra ora se il bisogno lo esige) spiccherà in un tempo più drappelli
agli sbocchi principali del paese. Giunti che questi sieno al luogo
assegnato, si suddivideranno in piccoli posti per occupare gli sbocchi
secondari, e per cingere l'abitato di un cordone dj sentinelle, cui
sarà data rigorosa consegna di far entrare chiunque venendo dalla
campagna si facesse ad esse vicino; e di non lasciar uscire alcuno, che
volesse andar fuori dell'abitato senza il debito permesso.
Nel secondo caso il comandante la truppa, giunto che sia ad un mille metri di distanza dal paese che devesi bloccare, dividerà le sue forze in più drappelli, i quali alla corsa dovranno spingersi simultaneamente sui principali punti della linea di circonvallazione; una volta che abbiano i drappelli eseguita quest'operazione, essi passeranno ad occupare man mano tutti gli sbocchi, ed a cingere il paese di un cordone di sentinelle, per le quali le consegne saranno identicamente le stesse che nel caso precedente.
_______________
A non essere troppo pregiudizievole verso gli abitanti, il blocco di un paese non potrà oltrepassare in durata le ore 24.
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II servizio di blocco, nel giorno che è prestato, s'intende sostituito al servizio ordinario.
_______________
Movimenti generali.
Quando
il comandante di una Zona, o di una Sotto-Zona, per essere stato
informato, ma senza determinazione di località, della presenza di una o
più comitive brigantesche nel territorio di sua dipendenza, stimi possa
riuscir proficua una maggiore attività nella persecuzione ordinaria, ed
un raddoppiamento nel numero dei drappelli in servizio di pubblica
sicurezza, egli ordinerà preventivamente e con tutta segretezza che si
sospenda in un giorno determinato il turno di servizio ordinario, per
intraprendersi in quel giorno stesso (sia in tutta la Zona, sia in una
sola delle Sotto-Zone dipendenti) un movimento generale, del quale sia
da lui assegnata la durata.
_______________
Quando
l'ordine di un movimento generale non venisse accompagnato da speciali
istruzioni, risguardanti l'intervento di ciascun drappello, i
comandanti di distaccamento nel giorno prescritto faranno uscire in
servizio di pubblica sicurezza tutta la forza da loro dipendente,
dividendola in modo che per ogni distaccamento sianvi due drappelli; e
disporranno che detti drappelli rimangano fuori per tutto il tempo
assegnato al movimento generale; occupati ad eseguire, secondo che
meglio suggeriscono le circostanze, perlustrazioni ed appiattamcnti nel
raggio di azione del proprio distaccamento.
_______________
Quando
poi il comandante di una Zona o di una Sotto-Zona, per essere stato
informato con certezza della permanenza di una o più bande
brigantesche, in una determinata regione del territorio di sua
dipendenza,
— 48 —
creda dover fare
eseguire un movimento generale, che miri a riversare la maggior parte
delle sue truppe in quella stessa regione, prescriverà per lettere o
per dispacci telegrafici un tale movimento; non limitandosi però a
fissarne soltanto la durata, ma assegnando a ciascun distaccamento
l'opera sua speciale, onde i singoli drappelli concorrano allo scopo,
secondo che vien ideato nel piano prestabilito.
_______________
In
questi movimenti generali, concepiti dietro lo studio de’ luoghi e le
informazioni ricevute, e definiti e spiegati bene a singoli capi di
distaccamento mediante gli ordini opportuni, il comandante di una Zona
o di una Sotto-Zona deve siffattamente far concorrere i vari servizi di
pubblica sicurezza, come blocchi, perlustrazioni, sorprese,
appiattamenti, da far riuscir bene l'operazione, laddove i briganti non
abbiano di già abbandonato la regione, o il luogo dove si opera.
_______________
Per
il tempo appunto necessario alla diramazione di tanti ordini
particolareggiati, siffatti combinati movimenti generali dovranno farsi
rare volte, come difficilmente proficui; si preferiranno invece i
primi, cioè quelli nei quali, salvo l'ordine dato dalla Zona o dalla
Sotto-Zona circa il giorno prescelto pel cominciamento dell’operazione
e circa la sua durata, tutto il resto è lasciato al beneplacito dei
comandanti di distaccamento.
_______________
I
movimenti generali avranno sempre più giorni e più notti di corso non
interrotto. Compiuto che sia un movimento generale, le truppe le quali
vi presero parte staranno per due giorni in assoluto riposo; salvo però
sempre il caso di precise notizie, nel quale, come è prescritto in
massima, esse usciranno immantinenti per mettersi in persecuzione dei
briganti.
— 49 —
Un comandante di
Sotto-Zona, che di propria iniziativa dispone un movimento generale
nella sua Sotto-Zona, dovrà non a servizio eseguito, ma nel momento che
si fa ad ordinarlo, informarne per semplice intelligenza e servendosi
del telegrafo il comandante della propria Zona, il quale a sua volta,
me ne riferirà sommariamente. Quando non fossevi urgenza, il comandante
della Sotto-Zona darli siffatte informazioni al comandante della
propria Zona in modo più particolare per la posta; informazioni che dal
comandante la Zona mi saranno a sua volta trasmesse. Similmente dovrà
regolarsi verso questo Comando Generale un comandante di Zona, che
voglia di propria iniziativa far eseguire un movimento generale in
tutta la sua Zona, o in una delle Sotto-Zone dipendenti.
_______________
In
talune occorrenze mi serbo di prescrivere io stesso movimenti generali,
sia per una o più Sotto-Zone, sia per una o più Zone, sia infine per
tutte le Zone e Sotto-Zone dipendenti da questo Generale Comando, ed in
tal caso i comandanti delle Zone e delle Sotto-Zone, se avrò dato
speciali istruzioni pel movimento in parola, si atterranno a queste nel
trasmettere alle truppe dipendenti gli ordini di esecuzione; altrimenti
essi si limiteranno ad ordinare semplicemente ai comandanti di
distaccamento d'iniziare il movimento generale nel giorno prescritto, e
di far ritorno alla sede del distaccamento pel dì assegnato.
_______________
Nel
corso d'un movimento generale, e per tutti i giorni che dura l'assenza
della truppa, si faranno rimaner fisse al loro posto le guardie, che
sono abitualmente alle carceri, alla tesoreria ecc.
_______________
1
movimenti generali fatti opportunamente danno un essenziale vantaggio;
essi improvvisamente coprono la campagna d'innumerevoli drappelli,
— 50 —
e
li mantengono in servizio di pubblica sicurezza per un periodo di tempo
lungo abbastanza per poter condurre alla scoperta dei banditi, laddove
questi si rattrovino nella zona di terreno, in cui eseguesi il
movimento.
I movimenti generali completano per lo più l'opera di un attivo e ben regolato servizio ordinario. L'esperienza ha dimostrato che, durante i movimenti generali, le bande si scompigliano, ciascun brigante andando per proprio conto, e cercando di starsene non più in campagna, ma in qualche nascondiglio, ed anche ricoverato nell'interno dei paesi. Locchè da campo alla polizia di operar con efficacia, e di venire a quelle tali operazioni di blocco, che in questa seconda fase del brigantaggio, più sovente voglionsi sostituire a qualunque altro movimento militare.
_______________
Servizio speciale.
Indipendentemente
dal servizio ordinario e straordinario di pubblica sicurezza, prestato
dai distaccamenti cui detto servizio direttamente compete, saravvi
ancora un servizio di pubblica sicurezza tutto speciale, eseguito da
drappelli con la denominazione di Colonne Volanti.
Serbo a me stesso la formazione di questi drappelli, ed intendo affidarne il comando a quegli uffiziali, che per addimostrata attitudine alle cose del brigantaggio, che per zelo ed energia dieno salde garanzie di riuscire nello speciale e faticoso servizio, che debbono prestare.
Gli uomini componenti i drappelli, destinati in servizio di Colonne Volanti, saranno scelti fra i carabinieri, fra i soldati di fanteria di linea e bersaglieri, fra le guardie nazionali e fra le sguadriglie. Gli individui militari dovranno essere robusti e di sperimentata risolutezza, buoni marciatori, buoni tiratori; quelli non militari dovranno a questi requisiti aggiungere la pratica conoscenza dei luoghi solitamente percorsi dalle comitive brigantesche.
_______________
— 51 —
Le
colonne volanti, una volta dato principio al loro speciale
servizio, non avranno un raggio d'azione determinato; esse invece
potranno trasportarsi ovunque il reputi più opportuno il rispettivo
comandante, il quale nelle sue mosse non sarà trattenuto dai limiti
delle diverse Zone e Sotto-Zone.
Il comandante di una Colonna Volante, in massima, opererà per proprio conto, eseguendo quelle operazioni e quei movimenti, i quali esso reputerà vantaggiosi pel conseguimento dello scopo che gli è stato assegnato.
_______________
Il
comandante della ripetuta Colonna si manterrà in rapporto diretto col
comandante della propria Zona o Sotto-Zona, se egli opera nei limiti
della stessa; e con questo Comando Generale, se trovisi luori dai
limiti anzidetti. Secondo i casi adunque a quello, od a me direttamente
egli si rivolgerà per tutto ciò che concerne la sua truppa, e le
operazioni da eseguirsi dalla stessa; come pure riferirà delle
operazioni già eseguite, dei risultamenti ottenuti oc., valendosi della
posta, dei corrieri, del telegrafo.
_______________
Quando
una Colonna Volante durante il suo speciale servizio dovrà soffermarsi
in un paese, il comandante di essa, secondo che questo sia sede di
comando di Zona, di Sotto-Zona o di Scompartimento, si presenterà
all'uffìziale comandante per annunziargli il suo arrivo, e per farlo
inteso di quelle notizie, che per riferirsi a' malviventi possono
valere ad opportunamente regolare i movimenti delle altre truppe.
_______________
Se
poi occorra ad una Colonna Volante di soffermarsi in un paese che sia
soltanto sede di distaccamento, il comandante della Colonna si metterà
in rapporto col comandante della truppa, ad oggetto di comunicare le
informazioni che possono essergli di vantaggio, e per sapere da lui
quelle notizie, la cui conoscenza potrebbe servirgli di regola nel
proseguimento del proprio servizio.
— 52 —
La
formazione delle Colonne Volanti da il vantaggio di avvalersi per il
servizio di pubblica sicurezza di drappelli di forza, i quali per la
robustezza degli individui, che ne fanno parte, possono per molte e
molte settimane continue far vita nei boschi e nell'aperta campagna,
soffermandosi nei paesi solo quando occorra provvedersi di viveri, o di
ricoverare qualche ammalato.
_______________
Che
debba risultar proficua l'opera delle Colonne Volanti, il dice la
possibilità nella quale si è col loro mezzo di eseguire non
interrottamente un attivissimo servizio di pubblica sicurezza nel cuore
delle regioni montuose, ossia ne' luoghi che per la loro lontananza dai
centri abitati sono visitati di rado, o momentaneamente dai drappelli
in servizio ordinario di pubblica sicurezza. Che debbasi trarre
dall'opera delle Colonne Volanti un grande profitto, lo promette il
fatto della speciale composizione delle Colonne stesse, la quale dà le
più valide garenzie intorno all'energia, all'abnegazione,
all'intelligenza ed alla risolutezza, con cui il servizio di pubblica
sicurezza andrà condotto e sarà eseguito là, dove le maggiori
difficoltà si accumulano per rendere vana ed efficace la persecuzione
militare.
_______________
Se i briganti scendono
nei piani per compiervi i loro misfatti e le loro grassazioni, in seno
ai monti essi solitamente riparano, trovando presso i pastori viveri e
sicurtà. Questa costumanza brigantesca figlia non del caso, ma della
bene intesa conoscenza dei propri interessi, promette alle Colonne
Volanti propizie occasioni di scontro, quando corrispondano
coscienziosamente al proprio mandato 5 giacchè ad esse piuccliè a
qualunque altra forza può facilmente avvenire di snidare i banditi.
vizio; epperò ancor oggi dall'opera di esse io mi prometto i migliori
effetti.
— 53 —
Il comandante di una
Colonna Volante in servizio di pubblica sicurezza eseguirà, con le
norme precedentemente date, quelle perlustrazioni, sorprese ed
appiattamenti, che più saranno consigliati alla sua adozione dalle
notizie raccolte e dalle circostanze locali.
_______________
Per
cura di questo Comando Generale ciascun comandante di Colonna Volante
sarà provveduto delle carte topografiche delle province, nelle quali
deve egli operare.
_______________
A ciascuna
Colonna Volante, come rilevasi nella tabella generale di dislocazione
per le truppe dipendenti da questo Comando Generale viene assegnato un
luogo di residenza, dove rimarranno gli effetti dei signori uffìziali e
quelli della bassa forza durante le loro prolungate assenze.
_______________
Una
Colonna Volante, la quale, compiuto lo speciale servizio affidatole,
sia venuta a far temporanea permanenza alla propria sede, fino a che
altri ordini non la chiamino novellamente a mettersi in campagna, dovrà
considerarsi nelle identiche condizioni di qualsiesi altro
distaccamento, e quindi sottostare alla stessa dipendenza, e prestare
un identico servizio.
_______________
Fino dal
1864, stando al Comando delle truppe per la repressione del
brigantaggio nelle province di Bari Lecce e Basilicata, io ebbi per la
prima volta a formare Colonne Volanti; da quell'epoca finora fu ovunque
costante il vantaggioso esperimento fatto del loro speciale servizio;
epperò ancor oggi dall'opera di esse io mi prometto i migliori effetti.
— 54 —
Avvertenze Generali.
A
regolare opportunamente tanto il servizio ordinario quanto quello
straordinario di pubblica sicurezza, astrazione fatta della conoscenza
dei consueti movimenti briganteschi, delle vaghe informazioni e delle
notizie precise che talvolta si ottengono, occorre che ciascun
comandante di truppa (sia esso comandante di Zona o di Sotto-Zona, di
Battaglione o di Distaccamento)abbia un concetto esatto del terreno sul
quale spettagli di operare; che egli chieda informazioni alle persone
del paese, ricavando dalle avute notizie quali sono i luoghi che
debbono essere preferibilmente perlustrati, quali quelli in cui
potrebbe la truppa con vantaggio appiattarsi, quali quelli infine che
debbono essere sovente sorpresi, perché reputati sospetti.
_______________
Per stabilire maggior accordo nell’azione delle truppe sarà oltremodo utile, che i vicini comandanti di Zona, di Sotto-Zona, di Scompartimento e perfino di Distaccamento prendano assieme concerti per reciprocamente coadiuvarsi, sia con notizie, sia ancora concertando di comune accordo i propri movimenti, quando ne sia il caso.
Il comandante di un drappello in servizio di pubblica sicurezza, che durante il suo servizio si scontrasse con un altro drappello, dovrà abboccarsi col comandante dello stesso, onde le informazioni da entrambi raccolte sieno reciprocamente comunicate; ed affinché ancora, se occorra, proseguire il servizio, si operi di comune accordo, concorrendo simultaneamente ad un medesimo scopo.
_______________
Ciascun
comandante di Zona, di Sotto-Zona avrà il registro dei briganti, che
trovansi attualmente a scorazzare in campagna. In questo registro verrà
presa nota dei briganti caduti morti o prigionieri, e di quelli
costituitisi volontariamente; non che di quelli che si dessero alla
campagna; in tal modo si potrà avere conoscenza esatta della
diminuzione e dell'aumento,
— 55 —
che sperimentasi nella forza de’ malandrini.
_______________
In
occasione di trattative per la presentazione di una o più comitive,
talvolta potrà da questo Comando Generale darsi ordine di sospendere
momentaneamente qualsiesi operazione militare; quando un tal ordine sia
dato i comandanti di Zona, di Sotto-Zona, di Scompartimento di
Battaglione e di Distaccamento si asterranno da qualsiesi movimento in
persecuzione dei malviventi e da qualsivoglia altro servizio di
pubblica sicurezza, anche se informati della vicina permanenza di bande
brigantesche.
_______________
Guide.
In
massima né i Distaccamenti, né le Colonne Volanti sono autorizzate a
prendere guide a pagamento, imperocchè dopo pochi giorni di attivo
servizio essi debbono riuscire a farsi ben pratici delle zone di
terreno comprese nel loro raggio di azione; i primi però, qualora
risiedano in paesi ove si trova una Stazione di carabinieri reali,
potranno nei primordi rivolgersi al comandante della stessa, onde avere
qualche carabiniere ben pratico dei luoghi, che unendosi ai drappelli
in perlustrazione serva loro di guida; e qualora risiedano in paesi ove
non trovansi stazioni dell’arma sopradetta, saranno ne' primi tempi di
loro permanenza facoltati a dimandare mediante apposita richiesta, che
i Sindaci li provvedano d'individui che loro servano di guida.
_______________
La
composizione stessa di una Colonna Volante, la dispensa dal bisogno di
provvedersi di guide, sia nel trasferirsi d' uno in altro luogo, sia
nel perlustrare i vari terreni. Posto per altro il caso che si operasse
in regioni sconosciute a tutti gli individui della Colonna, allora il
suo comandante potrà valersi per le occorrenti indicazioni,
— 56 —
sia
di guide avutesi nei paesi mediante apposite richieste ai Sindaci, sia
di pastori o di cafoni incontrati sul luogo, e condotti via colla
forza.
_______________
Laddove un comandante di
truppa sia chiamato ad uscire dall’abitato per muovere in persecuzione
o a sorpresa di briganti isolati, o riuniti in banda, i quali giusta le
precise notizie avute, sieno in un luogo sconosciuto, o conosciuto con
poca precisione, dovrà egli tosto provvedersi in paese di più guide
fedeli e pratiche al tutto delle varie contrade, ed in ispecial modo
del punto, ove convenga sorprendere o dar la caccia ai banditi. In
siffatta occorrenza un comandante di forza ha altresì autorità di fare
agli individui prescelti pel servizio di guida promesse di ricompensa,
nel caso che conducano la truppa al luogo di permanenza della comitiva,
o che la facciano perseguitare a breve distanza.
Uguali promesse i comandanti di forza, che trovansi fuori dei paesi in servizio di pubblica sicurezza, sono in facoltà di fare a quelli individui i quali, nell'identico caso di notizie precise, essi prescegliessero sul momento pel servizio di guida.
Ho avuto spesso ad osservare, qui ed in altri luoghi, la difficoltà di trovare individui, che si prestino all’ufficio di guide nei vari servizi che la truppa fa in campagna. Una tal difficoltà non potrebbe derivare da difetto, o mancanza assoluta di mercede, perciò che le guide sono state sempre largamente compensate dell'opera che si sono indotte a prestare; ma invece pare che dipenda dalle gravi minacce e dai maltrattamenti a cui talvolta i comandanti di truppa hanno sottoposto queste guide nel corso del servizio, pei cattivi sentieri e pei luoghi dirupati, che essi sono stati costretti a percorrere.
Intendo che siffatto sconcio abbia assolutamente a terminare; dappoichè è necessario che tutti, uffiziali e soldati, si persuadano che la guerra del brigantaggio non si fa sulle strade postali ed in mezzo ai campi di rose, ma per le creste dei monti, nei dirupi e nei burroni, fra le macchie e fra le spine dei boschi; ed in conseguenza quelle guide dimostrano di sapere adempiere con intelligenza e con coscienza al loro ufficio, le quali appunto per quei luoghi difficili conducono le truppe.
— 57 —
Si smetta quindi il
grave difetto di maltrattare la guida, che per la qualità del servizio
che presta, è costretta molte volte a scegliere pessimi e dirupati
sentieri; altrimenti io sarò in dovere di adoperare quei mezzi di
rigore, che la gravità delle circostanze mi potrà suggerire.
_______________
Tenuta.
Il
servizio di pubblica sicurezza per la natura de’ luoghi in cui è
eseguito, per il carattere delle speciali operazioni, e per i disagi
che delle stesse sono le inevitabili conseguenze, richiede che per
quanto ha rapporto alla tenuta, le truppe si discostino dalle
osservanze di prescrizione. Queste, strettamente tenute in vigore,
tornerebbero oltremodo pregiudizievoli all'adempimento del servizio di
pubblica sicurezza, giacchè verrebbe di conseguenza tolta a' soldati
l'agilità necessaria per riuscire ne' loro movimenti ad agguagliare la
celerità brigantesca.
Il keppy, lo zaino, il sacco a tenda vogliono per tal ragione non essere mai usati, come oggetti che nella guerra del brigantaggio, tutta mobilità e tutta fatiche, troppo sopraccaricherebbero il soldato; e si opporrebbero che egli potesse sostenere il gravoso servizio giornaliero e straordinario, al quale nell'interesse della repressione è pur forza sottostia.
Un soldato che vada in servizio di pubblica sicurezza nella tenuta prescritta per le truppe in campagna, potrà tutt'al più perlustrare i terreni piani ed a breve distanza dagli stradati la qual cosa non fa di certo gl'interessi della persecuzione, poiché i briganti non passeggiano lungo gli stradali, ma si aggirano ne'luoghi maggiormente boscosi e sparsi di ostacoli, o si mantengono sulle vette di monti scoscesi. Or non si potrebbe al certo pretendere che un uomo carico ed imbarazzato ne' suoi movimenti, penetri celeramente nelle boscaglie, vada arrampicandosi pel valloni, o esegua lunghe ascensioni sopra versanti di rapidissima pendenza.
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Ciò
che vien detto per la bassa forza si riferisce ugualmente alla tenuta
degli ufficiali, la quale serbata qual la vogliono le prescrizioni
regolamentari, sarebbe d'impaccio a' comandanti di truppa.
_______________
In
base a questi giudizi vien prescritto, che per gli ufficiali la tenuta
del servizio di pubblica sicurezza sia sempre sciolta; dovendo essi
sostituire il revolver od il fucile da caccia alla sciabola, arma
inutile ed incomoda per chi deve perseguitar briganti.
La bassa forza per il servizio di pubblica sicurezza, starà nei tempi umidi o freddi in berretto, pantaloni di panno e cappotto; e ne' tempi caldi, in berretto, giubba, e pantaloni di tela. La boracela e la tascapane si porteranno sempre, dovendo la seconda massimamente servire pel trasporto dei viveri, dei quali per le 24 ore di servizio ciascun soldato esser deve provveduto. La truppa avrà seco la coperta soltanto se trattasi di stare di notte in appiattamento.
Nelle Colonne Volanti in special servizio di pubblica sicurezza, la bassa forza stara in tenuta di panno anziché di tela; porterà seco la coperta ed avrà nella tascapane un paio di scarpe di riserva.
_______________
Munizioni.
Affinché
il soldato sia più leggiero, quando avvenisse di dover fare un lungo
inseguimento, in massima gli uomini dei drappelli in servizio di
pubblica sicurezza non porteranno seco di munizione da guerra, che
quanto loro basti a far fronte a qualsivoglia eventualità; come a modo
d'esempio un venti o un trenta cartucce al massimo. Un tempo, quando
solevasi negli scontri far lusso di scariche inoffensive, questa
munizione sarebbe stata giudicata assai inferiore al bisogno; oggi
però, che per le formali prescrizioni di sopra enunciate le truppe non
possono più impegnare combattimento fuori tiro,
— 59 —
e
debbono invece senza precipitanza eseguire il fuoco a breve distanza
dal nemico, ritengo non avvenga giammai in uno solo scontro il consumo
totale di siffatta quantità.
_______________
Per le
Colonne Volanti in servizio speciale di pubblica sicurezza, posto mente
alle difficoltà che s'incontrerebbero qualora, durante il servizio
stesso difettandosi di munizione occorresse provvederle, intendo che
ciascun individuo porti con se 60 cartucce, e così scongiuri qualunque
bisogno.
_______________
Vettovaglia.
La
truppa, che esce per suo turno, o straordinariamente in servizio di
pubblica sicurezza, non farà il rancio; epperò non solo è inutile, ma
bensì è espressamente vietato di trasportare viveri freschi, utensili
di cucina, facendo seguire i drappelli da bestie da soma.
Alla truppa in servizio di pubblica sicurezza saranno invece corrisposti i viveri in danaro per le ore 24, e per tutti i giorni che dovrà star fuori pel servizio istesso. Apparterrà conseguentemente al soldato di provvedersi alla sede del distaccamento prima di mettersi in movimento; e di provvedersi poscia nei paesi ove si sofferma il drappello, qualora il servizio abbia una durata maggiore di ore 24. Un tal sistema ha il vantaggio di non inceppare il servizio di pubblica sicurezza.
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I
comandanti delle Zone e delle Sotto-Zone, facendone far distribuzione
dai magazzini, che in appresso saranno all'uopo formati, provvederanno
i singoli distaccamenti di una quantità di gallette proporzionata al
consumo, che i medesimi potessero farne. I drappelli in servizio di
pubblica sicurezza saranno provvisti di tali gallette per quei giorni
soltanto, nei quali essi dovranno rimanere appiattati in località,
donde non è dato di allontanarsi per procacciarsi i viveri necessari.
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Segnali.
Per
le truppe che trovansi in servizio di pubblica sicurezza vi saranno due
specie di segnali; quelli che riflettono quel periodo di servizio nel
quale esse non hanno ancora scontrato i banditi; e quelli che si
riferiscono al momento della sorpresa di una comitiva, al periodo
dell'attacco e dell'inseguimento.
I primi (convenzionali) vogliono con forza proporzionata alla profondità ed estensione della colonna essere fatti col fischietto, mentre quando si tratta di procedere oltre in modo da non essere ravvisati, tutt'altro segnale darebbe l'allarme ai briganti, e li menerebbe anzi tempo in fuga; locchè certo non è il vero mezzo di scontrarli.
I secondi segnali (regolamentari) debbono eseguirsi con la tromba non appena stia la truppa a fronte dei briganti, o sia cominciata l'azione, od abbia avuto principio l'inseguimento; non più sussistendo in tal caso le ragioni che consigliavano l'uso del fischietto, ma invece richiedendosi un segnale, che torni facile a distinguersi anche nel frastuono delle fucilate.
Norme per la corrispondenza.
La
corrispondenza fra i vari comandanti di truppa, per tutto ciò che
concerne rapporti, informazioni, pubblicazione d'ordini ecc. relativi
alla repressione del brigantaggio, dovrà farsi, salvo i casi
eccezionali, per via di posta, seguendosi l'ordine gerarchico qui
appresso indicato.
Comando Generale delle truppe per la repressione del brigantaggio, comando di Zona, comando di Sodo-Zona, comando di Battaglione o di Scompartimento, comando di Distaccamento, Comando di drappello in servizio di pubblica sicurezza.
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Alla
fine d'ogni mese ciascun comandante di distaccamento compendierà in una
relazione generale (conforme al modello gia diramato) tutti i fatti e
le circostanze tutte che hanno riguardo agli eseguiti servizi di
pubblica sicurezza, non che alle condizioni del brigantaggio nel
proprio raggio di azione. Per mezzo dei comandanti di Battaglione,
siffatti rapporti generali perverranno ai comandanti di Sotto-Zona e da
questi ai comandanti di Zona, i quali riepilogandoli in una sola e
generale relazione, si faranno a trasmetterla a questo Comando
Generale, non più tardi del giorno 8 di ciascun mese.
_______________
Gli
scontri e 'le notizie tutte, la cui comunicazione importa non sia
ritardata, verranno in succinto e per telegrafo riferiti dall’una e
all'altra autorità militare, e secondo il caso fino al Comando Generale
delle truppe, seguendosi però sempre la via gerarchica.
_______________
Siffatta
partecipazione non dispensa il comandante di truppa, che prima si fece
a riferire, dal redigere non appena il possa un minuto straordinario
rapporto, e di trasmetterlo a seconda dell’importanza per corriere
espresso, o per la posta, all'autorità militare, dalla quale egli per
cose di brigantaggio dipende immediatamente; rapporto che secondo la
natura del suo contenuto, potrà giungere sino al Comando Generale delle
truppe.
_______________
Sonovi delle circostanze in
cui l'importanza stessa delle notizie da comunicarsi fa risultare la
convenienza, che io ne sia tosto ragguagliato.
— 62 —
Ammesso
che dietro qualche fatto di rilievo, o dietro importanti informazioni
una tale convenienza si faccia palese ad un comandante di truppa,
questi (siane qualunque il grado) sarà non solo autorizzato, ma sibbene
in dovere di rivolgersi sul momento per telegrafo a questo Comando
Generale.
Con ciò non intendesi, sia il detto comandante di truppa dispensato dal riferire subito e per telegrafo all’autorità superiore immediata; anzi dev'egli renderla intesa della partecipazione fattami direttamente.
_______________
La
diramazione degli ordini, che addimandano sollecita esecuzione sarà
fatta servendosi del telegrafo, ove sienvi stazioni; ovvero adoperando
corrieri espressi, ove non sienvi comunicazioni telegrafiche, mediante
apposita richiesta ai Sindaci.
_______________
Non
saprebbesi mai abbastanza insistere perché nella trasmissione delle
notizie sieno i comandanti di truppe chiari e precisi, avvalorando
sempre le loro informazioni di quelle particolarità che, togliendo il
dubbio, allontanano ogni possibile equivoco. Trattandosi indicare il
luogo di permanenza di una banda brigantesca, pongano mente, che
l'autorità superiore militare difficilmente potrà rintracciarlo sulla
carta, laddove una tale indicazione non sia corredata di altri dati, i
quali valgano a determinarne la posizione.
_______________
Nel
riferire degli scontri avvenuti (massime se per telegrafo) usino i
signori comandanti di truppa di temperanza nei giudizi, e si facciano
ben persuasi, che i vantaggi ottenuti saranno da me tenuti in conto,
soltanto dopo essersi verificato il numero dei briganti morti o
prigionieri trasportati in paese, e non per forza degli ampollosi
rapporti, che parlano di morti e feriti che non si vedono, e che forse
nel dì seguente floridi in salute tornano a novelle grassazioni.
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Qualora
io mi trovassi in giro i comandanti di truppa in prossimità del luogo
di mia temporanea dimora, o di mio momentaneo passaggio dovranno
(indipendentemente dalla corrispondenza diretta) cercare, se possibile,
di vedermi; onde meglio che per iscritto riferirmi a voce quelle
notizie, od informazioni delle quali possa giovare ch'io sia fatto
inteso.
_______________
Per cura dei signori
comandanti di Zona e di Sotto-Zona, gli uffiziali tutti che fanno parte
delle truppe da loro dipendenti saranno provvisti della presente
istruzione teorica, sola chiamata a regolare il servizio di pubblica
sicurezza; tutte le altre precedenti norme ed istruzioni rimanendo fin
d'ora abrogate.
Migliano 29 Marzo 1868.
Il Comandante Generale
PALLAVICINI
Nicola Zitara mi chiese diverse volte di cercare un testo di Samir Amin in cui is parlava di lui - lho sempre cercato ma non non sono mai riuscito a trovarlo in rete. Poi un giorno, per caso, mi imbattei in questo documento della https://www.persee.fr/ e mi resi conto che era sicuramente quello che mi era stato chiesto. Peccato, Nicola ne sarebbe stato molto felice. Lo passai ad alcuni amici, ora metto il link permanente sulle pagine del sito eleaml.org - Buona lettura! Le développement inégal et la question nationale (Samir Amin) |
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