Studiando cosa accadeva nei primi anni unitari siamo giunti alla conclusione che fu solamente un perverso disegno geopolitico, in cui non vi era futuro per il Regno delle Due Sicilie, a perderci. Cavour il tessitore annodò le fila per realizzare tale progetto. Per l'Inghilterra eravamo un ostacolo, lì in mezzo al Mediterraneo, con una marineria che diveniva sempre più invadente nei commerci mondiali. Per la Francia il problema fu di non rischiare di far divenire il Mar Maditerraneo un lago inglese. L'Austria aveva altri problemi da risolvere che difendere la sopravvivenza nostra. E così ci ritrovammo nelle mani di uno staterello di avventurieri e di ribaldi in divisa che non avevano nè la esperienza amministratiuva nè una tradizione giuridica per gestire un popolo di 22 milioni di esseri umani. Noi, con 9 milioni, eravamo la parte più consistente e dopo lo sbandamento e il tracollo inizale impugnammo le armi per difendere la terra nostra, ma era tardi e i giochi erano decisi altrove. Tutti ci abbandonarono, i briganti dopo un decennio di guerra civile - o di guerra di indipendenza, come la definisce Proto nel suo libro "I Cinque Regni" - dovettero scegliere: o emigranti o delinquenti. Sono trascorsi 150 anni. gli epigoni di quella unificazione si apprestano a festeggiarla, ma noi non abbiamo nulla da festeggiare. Se vogliamo un futuro, dal Tronto a Palermo deve echeggiare un solo grido: UNITA' E AUTONOMIA |
Riproduciamo alcuni stralci tratti da opere in cui i briganti vengono definiti cannibali o antropofaghi. Le categorie della ferocia e della disumanità vengono scomodate anche per i fatti di Sicilia dove la opposizione al nuovo governo ebbe caratteristiche diverse da quelle continentatli - citiamo ad esempio le rivolte di Alcamo, Castellammare, Palermo.
Nicola Zitara mi chiese diverse volte di cercare un testo di Samir Amin in cui is parlava di lui - lho sempre cercato ma non non sono mai riuscito a trovarlo in rete. Poi un giorno, per caso, mi imbattei in questo documento della https://www.persee.fr/ e mi resi conto che era sicuramente quello che mi era stato chiesto. Peccato, Nicola ne sarebbe stato molto felice. Lo passai ad alcuni amici, ora metto il link permanente sulle pagine del sito eleaml.org - Buona lettura! Le développement inégal et la question nationale (Samir Amin) |
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