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"Alessandro Romano" To: eleaml Subject: MSG 04 - 190 - Briganti ad Acerra Date: Mon, 30 Aug 2004 00:48:19 +0200 |
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Rete di Informazione delle Due Sicilie |
Trasmettiamo il comunicato stampa del Movimento Neoborbonico in merito ai fatti di Acerra dove un'intera popolazione si sta ribellando alle decisioni "prese da Roma".
E' necessario sentire le proposte e tenere conto delle esigenze di chi vive in realtà ai limiti della sopravvivenza.
Non siamo carne da macello!
V. Cervantes, 55 sc.5 - 80138 NAPOLI
E mail neoborbonici@neoborbonici.it
Il Movimento Neoborbonico esprime piena solidarietà alla città di Acerra che sta lottando per difendere la sua dignità e la sua autonomia nei confronti di un potere istituzionale sempre meno sensibile alle reali esigenze del Sud.
Oggi una delegazione di Neoborbonici parteciperà alla manifestazione di protesta innalzando quelle bandiere che stanno ormai diventando simbolo inquietante della riscossa dei meridionali di oggi, figli dei duosiciliani di ieri.
UFFICIO STAMPA
ACERRA - Come a Montecorvino nel giugno scorso anche
ad Acerra esplode la questione rifiuti e la protesta contro il
termovalorizzatore. Questa mattina una ventina di manifestanti con il
sindaco della cittadina campana Esperito Marletta (Rifondazione
comunista) e mezza giunta comunale in testa hanno bloccato il cantiere
e sono stati sgombrati dalla polizia. "Ci hanno caricato", denuncia il
senatore del Prc Tommaso Sodano. Alla fine 21 persone, fra cui il
vicesindaco Carmine Riemma, l'assessore all'Ambiente Giovanni Altobelli
e il consigliere comunale Gino Dublino sono stati contestati
l'invasione di terreno e la resistenza a pubblico ufficiale
Il sindaco e gli altri manifestanti erano saliti sulle ruspe che
dovevano iniziare i lavori nel cantiere ma sono stati prelevati di peso
dai poliziotti e portati in questura per l'identificazione di rito.
Nessun incidente, ma l'appello alla ragione del commissario
straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania Corrado Catenacci non
ha ottenuto effetti.
Catenacci ha ribadito anche oggi che i lavori per l'edificazione del
termovalorizzatore saranno bloccati entro 45 giorni se l'aggiornamento
sul piano di valutazione di impatto ambientale sarà negativo. Ma
il prefetto non ha convinto i cittadini di Acerra e le autorità
locali. In particolare, il senatore Sodano, che prima denuncia la
carica della polizia sui manifestanti ("Ho una spalla lussata", ha
detto) quindi commenta duramente la decisione di aprire il cantiere
senza aver prima avvertito il sindaco di Acerra. ''Siamo di fronte alla
follia collettiva. Si sono rotte tutte le regole democratiche'', ha
accusato Sodano.
''Questa decisione - ha spiegato ancora Catenacci - è
inevitabile. Il termovalorizzatore va costruito. Fermeremo i lavori
solo se avremo certezza di un effettivo rischio ambientale. Prima di
avviare il cantiere abbiamo avuto con i responsabili locali, con i
sindaci, ripetute riunioni, anche colloqui riservati dove non abbiamo
mai registrato posizioni così oltranziste".
Ma, dal cellulare che lo stava portando in questura il sindaco di
Acerra ha ribadito: "C'è chi deve fare queste cose come
servitore dello Stato, ma noi continueremo la nostra battaglia. Come
autonomie locali noi siamo la trincea sul territorio e continueremo a
batterci da qui". E al primo cittadino è arrivata la
solidarietà del segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti.
"Esprimiamo - ha detto il leader del Prc - massima solidarietà e
vicinanza a Espedito Marletto, sindaco di Acerra e militante di
Rifondazione comunista, fermato e identificato dalle forze dell'ordine
mentre era in piazza insieme alla sua gente per protestare contro
l'istallazione del megainceneritore.
No all'inceneritore». Tafferugli ad Acerra
Un "serpentone umano", lungo circa un chilometro, e qualche "contatto" tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine (due giovani contusi) hanno caratterizzato la protesta contro il termovalorizzatore
ACERRA
(NAPOLI) - Un "serpentone umano", lungo circa un chilometro, e qualche
tafferuglio tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine (con
due
giovani rimasti contusi) hanno caratterizzato oggi la protesta contro
il termovalorizzatore, organizzata ad Acerra, nel napoletano, dagli
imprenditori edili, che hanno denunciato un calo nelle vendite di
alloggi a causa «dell’apertura del cantiere per
l’avvio dei
lavori dell’inceneritore».
I due ragazzi rimasti contusi, hanno fatto ricorso alle cure mediche in
una clinica della cittadina partenopea, con prognosi di uno e tre
giorni. Secondo la versione dei manifestanti, i due ragazzi viaggiavano
a bordo di uno scooter, quando sono stati fermati per un controllo da
una pattuglia dei carabinieri. I ragazzi sono scivolati e a quel punto
gli animi si sono scaldati un po’ troppo, con conseguente
parapiglia.
A parte questo episodio, la manifestazione si è svolta
pacificamente, con in testa al corteo il sindaco Espedito Marletta,
l’ex ministro alle Pari opportunità, Katia Belillo,
amministratori comunali, ed esponenti di associazioni e comitati civici
contro l’inceneritore. Al corteo hanno partecipato, secondo gli
organizzatori, oltre settemila persone. Tutti i negozi della cittadina
napoletana, sono rimasti chiusi per l’ intera mattinata, e
numerosi
commercianti si sono accodati al corteo.
Nel pomeriggio il sindaco si è recato nella clinica dove sono
stati portati i due giovani feriti nel corso dei tafferugli. «Li
ho trovati in discrete condizioni - ha detto Marletta - entrambi
avevano medicazioni ai polsi ed alle braccia. I due giovani, sono stati
anche ascoltati dai carabinieri di Castello di Cisterna, dove hanno
potuto dare la loro versione dei fatti, dopodichè sono tornati a
casa».
Il primo cittadino si è poi soffermato sulla protesta: «La
manifestazione di oggi è il vero segno di maturità dei
cittadini - ha spiegato - migliaia di residenti democratici sono scesi
in piazza per dire no all’impianto di incenerimento dei rifiuti.
Non si
dialoga attraverso le forze dell’ordine, nè si può
stare
in silenzio ed accettare soluzioni che calano dall’ alto. Anche
le
istituzioni dovrebbero ascoltare la voce della cittadinanza acerrana,
ed anche quei sindaci che hanno paura di schierarsi politicamente al
nostro fianco, dovrebbero unirsi alla manifestazione di domenica
prossima».
Secondo gli imprenditori edili, l’apertura del cantiere avrebbe
provocato da qualche giorno «la rescissione dei contratti di
vendita degli alloggi, e mettendo in ginocchio l’ economia della
cittadina».
«Anche gli agricoltori che oggi hanno manifestato con noi - hanno
spiegato - stanno registrando un forte calo nelle vendite, ed in tanti
non accettano i loro prodotti sul mercato. Non è questo lo
sviluppo che aspettiamo da anni. Ad Acerra c’è bisogno di
ben
altro».
Una volta sciolto il corteo, si è svolto, nel palazzo Baronale
della cittadina una conferenza stampa del Pdci, alla quale hanno
partecipato, tra gli altri, oltre a Katia Belillo, il segretario
regionale del partito, Giacomo De Angelis, il consigliere regionale,
Franco Maranta, ed il consigliere provinciale Tonino Scala. «Il
presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma - ha sottolineato
Maranta - ha ottenuto ad Acerra oltre 16 mila consensi, con la promessa
di non costruire alcun termovalorizzatore. Adesso deve prendere una
posizione chiara e caratterizzata da un netto no
all’inceneritore, sia
come Verde, che in qualità di medico».
Per domenica prossima, è prevista una manifestazione di
protesta contro l’ inceneritore, alla quale dovrebbero
partecipare
ancora più persone, in quanto finora, hanno annunciato la
propria adesione associazioni e comitati da tutta Italia
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